Attacco di Israele all’Iran: 100 caccia in volo in due raid su obiettivi militari. Usa: è autodifesa, Teheran non risponda (video)

26 Ott 2024 8:13 - di Redazione
Israele Iran

Con un «raid di precisione contro obiettivi militari» Israele ha colpito l’Iran. La notte è appena iniziata quando le forze di difesa israeliane (Idf) lanciano la prima serie di raid aerei in risposta all’attacco missilistico condotto dall’Iran il primo ottobre e a tutte le azioni che Teheran ha compiuto dal 7 ottobre 2023. Poi, una seconda e ultima fase offensiva scatta intorno alle 5.20, ora italiana.

L’attacco israeliano, condotto con oltre 100 caccia e articolato in due ondate nell’arco di circa 5 ore, ha preso di mira obiettivi militari e ha coinvolto anche l’area di Teheran: nel mirino basi, impianti di produzione di missili e sistemi di difesa aerea, causando «danni limitati». Colpiti anche diversi siti militari in Siria. E da Washington, con l’amministrazione Biden avvertita in anticipo dell’offensiva, la posizione che fa filtrare la Casa Bianca è che quella di Israele è una autodifesa ma, precisa il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, gli Stati Uniti non hanno partecipato alle operazioni.

Israele, attacco all’ Iran in 2 raid di precisione nella notte

L’annuncio del portavoce delle Idf, Daniel Hagari arriva intorno all’1.00 di notte italiana, il secondo e ultimo intorno alle 5.20 ora italiana. In risposta a mesi di continui attacchi dal regime iraniano contro lo Stato di Israele, sono in corso bombardamenti mirati su obiettivi militari in Iran da parte delle forze di difesa israeliane», ufficializza il portavoce dell’esercito israeliano Hagari. «Il regime iraniano e i suoi alleati nella regione attaccano incessantemente Israele dal 7 ottobre – su sette fronti – anche con attacchi diretti dal suolo iraniano». In questo contesto, «come ogni altro Paese sovrano al mondo, lo Stato di Israele ha il diritto e il dovere di rispondere. Le nostre capacità difensive e offensive sono pienamente mobilitate. Faremo tutto il necessario per difendere lo Stato di Israele e il popolo di Israele».

“Raid su obiettivi militari” in 5 ore e con 100 aerei

L’attacco è stato approvato all’unanimità dal gabinetto di sicurezza. Durante i raid, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha seguito le operazioni da un bunker nella base militare di Kirya, a Tel Aviv, con il ministro della Difesa Yoav Gallant, come mostrato da una foto diffusa dall’ufficio del premier. Poi, attorno alle 5 ora italiana, le 6.30 di Teheran, Israele dichiara conclusa l’azione. Le Idf hanno reso noto di aver completato attacchi aerei «precisi e mirati» su obiettivi militari. «L’attacco di rappresaglia è stato completato e la missione è stata portata a termine», hanno affermato le forze militari di Tel Aviv. «I nostri aerei sono tornati a casa sani e salvi».

La replica dell’Iran: l’attacco israeliano ha causato “danni limitati”

L’aeronautica militare ha colpito «impianti di produzione di missili» che, a suo dire, erano stati utilizzati per produrre i missili che l’Iran ha lanciato contro Israele nell’ultimo anno. Colpite «schiere di missili terra-aria e ulteriori capacità aeree iraniane, che avevano lo scopo di limitare la libertà di operazione aerea di Israele in Iran». «Ora posso confermare che abbiamo concluso la risposta israeliana agli attacchi dell’Iran contro Israele», ha dichiarato ufficialmente Hagari. «Abbiamo condotto attacchi mirati e precisi su obiettivi militari in Iran, sventando minacce immediate allo Stato di Israele. Le Forze di difesa israeliane hanno portato a termine la loro missione», ha concluso. Aggiungendo in calce che se l’Iran dovesse iniziare «un nuovo ciclo di escalation», Israele sarà «obbligato a rispondere».

L’avvertimento di Israele all’Iran: non reagisca o risponderemo

Quindi, il monito finale: «Il nostro messaggio è chiaro: tutti coloro che minacciano lo Stato di Israele e cercano di trascinare la regione in un’escalation più ampia pagheranno un prezzo elevato», ha affermato Hagari. Sottolineando a stretto giro: «Abbiamo dimostrato oggi di avere sia la capacità che la determinazione per agire con decisione e siamo preparati all’attacco e alla difesa, per difendere lo Stato di Israele e il popolo di Israele».

Una prima risposta di Teheran: «Iran pronto a reagire a qualsiasi aggressione»

Sebbene sulle prime l’Iran si dichiari «pronto a reagire all’aggressione israeliana come già annunciato in precedenza» – lo scrive l’agenzia iraniana Tasnim citando una fonte informata, che ha aggiunto anche che «non ci sono dubbi» riguardo al fatto che Israele riceverà «la risposta adeguata a qualsiasi sua mossa» contro Teheran – l’Iran all’alba replica a attacco e dichiarazioni denunciando «danni limitati» e ridimensionando la portata dell’offensiva. L’agenzia Irna ha riportato che Israele «ha attaccato parti di centri militari nelle province di Teheran, Khuzestan e Ilam».

L’offensiva «è stata intercettata e contrastato con successo dal sistema di difesa aerea integrato» di Teheran. L’attacco, secondo una fonte militare israeliana interpellata dalla Cnn, non ha colpito le infrastrutture energetiche iraniane ma «obiettivi che potrebbero averci minacciato in passato o che potrebbero minacciarci in futuro», ha detto un funzionario alla Nbc. Quindi, a raid conclusi, l’autorità aeroportuale iraniana ha annunciato che riprenderanno i voli nello spazio aereo del Paese precedentemente chiuso.

Attacchi di Israele in Iran, Usa: «È autodifesa. Teheran non risponda»

I canali Telegram filo-iraniani e i media statali di Teheran dunque sminuiscono l’attacco di Israele sostenendo che i sistemi di difesi dell’Iran sono riusciti a bloccarlo. Lo ha detto su X, Michael Singh, ex direttore per il Medio Oriente del Consiglio della sicurezza nazionale americana, che ha avvertito comunque di prendere queste dichiarazioni con la dovuta cautela. «Se sentiamo funzionari iraniani minimizzare il successo degli attacchi israeliani, potrebbe essere il segnale che stanno cercando una scusa per evitare ulteriori ritorsioni», ha sostenuto in un post.

Tajani: «Non si segnalano problemi agli italiani in Iran»

Nel frattempo, dall’Italia il ministro degli esteri Antonio Tajani ha dichiarato di seguire «da vicino l’evoluzione della situazione». «Ho parlato con l’ambasciatrice a Teheran: l’ambasciata è operativa e non sono segnalati problemi ai nostri connazionali. Per le emergenze si può contattare la Sede al numero +989121035062 o l’Unità di Crisi al +39 0636225», scrive poi su X il vicepremier, tranquillizzando le famiglie dei nostri connazionali dopo gli attacchi israeliani sull’Iran.

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