Aumenti delle accise sui carburanti, il Mef smentisce l’ennesima fake news cavalcata dall’opposizione

3 Ott 2024 18:13 - di Monica Pucci

Sarebbe allo studio, da parte del governo, un allineamento delle accise del petrolio e della benzina, ma senza alcun aumento. “Sulla base degli impegni Pnrr, delle Raccomandazioni specifiche della Commissione europea e del Piano per la transizione ecologica, approvato nel 2022, il Governo è tenuto ad adottare misure volte a ridurre i sussidi ambientali dannosi” spiegano da Viale XX Settembre, costretta a intervenire dopo articoli di giornale non veritieri e polemiche strumentali dell’opposizione. “In coerenza con l’impostazione di questo governo, l’intervento non si tradurrà nella scelta semplicistica dell’innalzamento delle accise sul gasolio al livello di quelle della benzina, bensì in una rimodulazione delle due” si legge nella nota. “Il Piano strutturale di bilancio di medio termine ha previsto che questo allineamento sarà definito nell’ambito delle misure attuative della delega fiscale”.

Accise sui carburanti, la smentita dopo l’allarme

”L’ipotesi di aumentare le accise sul gasolio, emerse tra le righe del piano strutturale di bilancio, predisposto in vista della prossima Manovra, appare assurda, addirittura paradossale” afferma Federconsumatori in una nota. ”Specialmente se si considera che il governo che la propone è lo stesso che, finché era all’opposizione e in campagna elettorale ha reso l’abolizione delle accise sui carburanti uno dei suoi cavalli di battaglia”, aggiunge l’associazione.

L’aumento delle accise diesel/benzina (portando cioè l’attuale accisa sul gasolio da 0,617 a 0,728 euro) avrebbe sugli automobilisti e su tutti i cittadini un effetto disastroso. Secondo le stime dell’osservatorio nazionale Federconsumatori, in termini diretti, ogni automobilista subirebbe un aumento per il rifornimento di gasolio, di circa 112 euro annui. Ma le ripercussioni più gravi si avrebbero per gli effetti indiretti di tale operazione, dal momento che in Italia circa l’84% delle merci è trasportato su gomma: l’aumento del costo del diesel produrrebbe un ulteriore aggravio dei beni di largo consumo pari a 121 euro annui a famiglia (per tutte le famiglie, anche quelle che non posseggono un’auto). ‘L’aumento delle accise sui carburanti, e in particolare sul gasolio, non solo rappresenta un aggravio immediato per famiglie e imprese, ma rischierebbe di innescare una pericolosa e perversa spirale inflazionistica che andrebbe a colpire l’intera economia” dichiara il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, in una nota. ”Oltre a contraddire la linea politica del governo, la misura non sembra tenere conto delle difficoltà economiche che stanno già affrontando i cittadini italiani. Pertanto, un ripensamento su questa strategia appare non solo opportuno, ma necessario per evitare conseguenze economiche ancora più gravi”, aggiunge.

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