Azzerato il processo per la strage del Mottarone: dieci mesi buttati via per un dissidio tra Gup e Procura
Si torna al punto di partenza e il procedimento sulla strage del Mottarone è tutto da rifare. La gup di Verbania Rosa Maria Fornelli ha restituito gli atti alla procura che non ha modificato il capo di imputazione, contrariamente a quanto chiesto dalla stessa giudice. In questo modo il procedimento segna un momentaneo punto d’arresto, quella “regressione del procedimento” temuto dalla procuratrice Olimpia Bossi e dalla sostituta procuratrice Laura Carrera.
Il processo per la strage del Mottarone deve ripartire da zero
Nel procedimento che vede indagati, tra gli atri, Gabriele Tadini capo servizio dell’impianto del Mottarone, Luigi Nerini amministratore unico dell’impianto Ferrovie del Mottarone ed Enrico Perocchio quale direttore di esercizio dell’impianto e dipendente di Leitner per il disastro della funivia in cui il 23 maggio del 2021 morirono 14 persone, le rappresentanti della pubblica accusa hanno deciso di restare ferme sul proprio capo di imputazione. Per la procura l’accoglimento del “suggerimento” della gup determinerebbe “necessariamente una riduzione della contestazione, con possibile ‘vulnes’ del principio di irretrattabilità dell’azione penale” e la modifica al capo di imputazione, riducendo la contestazione a carico degli imputati violerebbe i principi di obbligatorietà dell’azione penale e la ragionevole durata del processo. Una tesi non condivisa dal gup che oggi ribadisce la necessità di modificare il capo d’accusa e che restituendo gli atti implica, necessariamente, un ‘rallentamento’ nella definizione del procedimento sulla tragedia del Mottarone.
La strage del Mottarone è avvenuta il 23 maggio 2021, quando una funivia che collegava il lago d’Orta al Mottarone, una montagna nelle Alpi piemontesi, è precipitata. L’incidente ha causato la morte di 14 persone. L’indagine ha rivelato che i freni di emergenza della funivia erano stati disattivati, e che erano state adottate misure di sicurezza inadeguate. Sono stati arrestati alcuni membri del personale della funivia, accusati di omicidio colposo plurimo e disastro colposo. La tragedia ha suscitato un ampio dibattito sulla sicurezza degli impianti di risalita in Italia e ha messo in luce le problematiche legate alla manutenzione e alla gestione delle funivie.