“Bella Ciao” e pugni chiusi contro Orban, Metsola gela gli eurodeputati rossi: “Non siete all’Eurovision” (video)

9 Ott 2024 13:08 - di Laura Ferrari
Bella Ciao, Metsola

Pagliacciata rossa con tanto di pugni chiusi e Bella Ciao intonata dagli eurodeputati della sinistra al termine dell’intervento del primo Ministro ungherese Viktor Orban al Parlamento Europeo.

Gli esponenti di The Left, si sono alzati e hanno cantato Bella Ciao, seguiti poco dopo dai Verdi e dai Socialisti. Una intemperanza grottesca che la presidente del Parlamento Roberta Metsola ha interrotto sul filo dell’ironia: “Qui non siamo all’Eurovision. Così sembra più la Casa di Carta, rispettiamo la dignità di quest’Aula”. I riferimenti pop erano appunto alla colonna sonora della serie tv spagnola, che è infatti “Bella Ciao”. E al festival europeo della canzone.

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La presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola ha gestito il dibattito in occasione dell’avvio della presidenza ungherese, a Strasburgo, con mano ferma, interrompendo gli interventi troppo incendiari o che sforano i tempi.

 

L’intervento di Orban è stato invece accolto da una vera e propria standing ovation dall’ala destra dell’aula. Un lungo applauso ritmato a tratti con battiti di mani. “Non siamo membri dell’Ue per quello che è, ma per quello che può diventare”. Cioè “una comunità di Stati liberi, timorati di Dio”, rispettosa delle “differenti culture” che la compongono. “Rendiamo l’Europa grande ancora una volta”: con queste parole il premier ungherese Viktor Orban aveva concluso il suo discorso alla plenaria del Parlamento Europeo, a Strasburgo.

“Primo Ministro, molti di noi ricordano il vivace dibattito di sei anni fa. Non mi aspetto niente di meno oggi”, ha detto Metsola a Orban prima di dargli la parola per il dibattito di oggi. “Perché in questa Casa della democrazia, come in Europa, dove lo Stato di diritto e la libertà di espressione sono sacrosanti, potremmo non essere sempre d’accordo, ma daremo sempre spazio alla condivisione rispettosa delle opinioni”.

Il giorno precedente la sinistra aveva inscenato un’altra clamorosa protesta con un esponente dell’opposizione magiara che si è scagliato contro Orban. Il manifestante, che se fosse stato di destra e lo avesse fatto contro un esponente della sinistra, sarebbe stato denunciato, se l’è cavata con un placcaggio delle forze di sicurezza.

 

 

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