Bergoglio annuncia 21 Cardinali. Ci sono 4 italiani, un 99enne e maratoneta: “Chi corre prega due volte”

6 Ott 2024 16:45 - di Leo Malaspina

Dall’Iran all’Indonesia, dal Giappone alle Filippine, passando dalla Costa d’Avorio all’Algeria: i nuovi cardinali che Papa Bergoglio creerà il prossimo 8 dicembre, giorno dell’Immacolata Concezione, arrivano dalle periferie del mondo e sono in tutto ventuno. L’annuncio è arrivato stamani dal Papa in piazza San Pietro, a sorpresa, al termine dell’Angelus. Da oggi la Diocesi di Roma avrà di nuovo il suo vicario: sarà mons. Baldassarre Reina, finora vicegerente, che riceverà la berretta rossa a dicembre insieme ad altri venti, succedendo al cardinale Angelo De Donatis nominato lo scorso aprile Penitenziere maggiore.

Papa Bergoglio e i nomi dei nuovi Cardinali

Tra i futuri cardinali ci sono quattro italiani e  anche una nomina onorifica, quella del nunzio Angelo Acerbi che con i suoi 99 anni sarà tra i cardinali che non voteranno in un futuro Conclave. Anche Torino avrà la sua porpora: Roberto Repole, teologo tra i membri del Sinodo sulla sinodalità. Tra le nomine dalla Curia spicca quella di padre Fabio Baggio, scalabriniano, sottosegretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e responsabile della Sezione Migranti e rifugiati. Baggio è direttore generale e diretto referente di Papa Francesco per il Borgo Laudato Si’ e il Centro di Alta Formazione Laudato Si’.

Ecco la lista completa dei nuovi membri del Collegio Cardinalizio.

Monsignor Angelo Acerbi, 99 anni, già Nunzio Apostolico; Monsignor Carlos Gustavo Castillo Mattasoglio, 74 anni, Arcivescovo metropolita di Lima (Perù); Monsignor Vicente Bokalic Iglic, 72 anni, Arcivescovo di Santiago del Estero e Primate d’Argentina; Monsignor Luis Gerardo Cabrera Herrera, 68 anni, Arcivescovo di Guayaquil (Ecuador); Monsignor Ignace Bessi Dogbo, 63 anni, Arcivescovo di Abidjan(Costa d’Avorio); Monsignor Jean Paul Vesco, 62 anni, Arcivescovo di Algeri; Monsignor Paskalis Bruno Syukur, 62 anni, Vescovo di Bogor (Indonesia); Monsignor Dominique Joseph Mathieu, 61 anni, Arcivescovo di Teheran (Iran); Monsignor Roberto Repole, 57 anni, Arcivescovo di Torino; Monsignor Baldassare Reina, 53 anni, nuovo Vicario Generale della Diocesi di Roma; Monsignor Fernando Natalio Chomalí Garib, 67 anni, Arcivescovo di Santiago del Cile; Monsignor Tarcisio Isao Kikuchi, 65 anni, Arcivescovo di Tokyo (Giappone); Monsignor Pablo Virgilio Siongco David, 65 anni, Vescovo di Kalookan (Filippine), Monsignor László Német, 68 anni, Arcivescovo di Belgrado (Serbia); Monsignor Jaime Splenger, 64 anni, Arcivescovo di Porto Alegre (Brasile) e Presidente del CELAM; Monsignor Frank Leo, 53 anni, Arcivescovo di Toronto; Monsignor Rolandas Makrickas, 52 anni, Arciprete coadiutore della Basilca di Santa Maria Maggiore; Monsignor Mykola Bycok, C.SS.R., 43 anni, Vescovo di Melbourne degli Ucraini P. Peter Joseph Radcliffe, 79 anni; P. Fabio Baggio, 59 anni, Sottosegretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale; Monsignor George Jacob Koovakad, Organizzatore dei viaggi papali.

Le altre scelte forti del Pontefice

Da notare – tra le scelte forti del Pontefice – quella di mons. Dominique Joseph Mathieu, Arcivescovo di Teheran Ispahan (Iran). È nato il 13 giugno 1963 ad Arlon, Belgio. La biografia diffusa dal Vaticano segnala che il presule è stato Presidente della Federazione Europa Centrale dei Frati Minori Conventuali e Membro della Commissione Internazionale per l’Economia del suo Ordine. Trasferitosi in Libano nel 2013, nella Custodia Provinciale d’Oriente e di Terra Santa è stato Segretario Custodiale, Formatore, Maestro dei Novizi e Rettore dei Postulanti e dei candidati. Dal 2019 è stato Definitore Generale e Assistente Generale per la Federazione Europa Centrale dei Frati Minori Conventuali. L’8 gennaio 2021, è stato nominato Arcivescovo di Teheran Ispahan, in Iran.

Tra le curiosità: c’è anche il primo cardinale maratoneta. E’ il presule algerino Jean-Paul Vesco, 62 anni, un ex avvocato francese divenuto frate in Algeria ma che non ha mai smesso di correre e tuttora condivide l’esperienza sportiva dell’Athletica Vaticana: nel 2022 ha accolto ad Orano gli atleti del Papa di Athletica Vaticana. Ha un personale sui 42,195 km di 2 ore 52’00” ottenuto nel 1989 alla maratona di New York, esperienza che gli è rimasta impressa, così come quella correndo sulle strade di Roma. “Chi corre prega due volte – dice ora il cardinale eletto -. Da ragazzo avevo il progetto di fare l’atleta. Da adulto, poi, ho preso altre vie ma la corsa ha fatto di nuovo irruzione nella mia vita e a New York ho ottenuto il mio record personale”.

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