Columbus day, la festa dedicata al grande esploratore italiano oscurata dalla “cancel culture”
Il “Columbus Day” si festeggia il 12 ottobre ed è la data in cui l’esploratore italiano Cristoforo Colombo iniziò la scoperta del “nuovo” continente americano, ma da un po’ di tempo a questa parte negli Usa le polemiche superano le celebrazioni. E’ la cancel culture, bellezza. La data coincide con il Giorno del ringraziamento in Canada e viene considerata molto importante dal punto di vista culturale e storico anche per i cittadini italo-americani: negli Usa le nostre ambasciate rimangono chiuse in tutto il Paese, come accaduto ieri. Lo stesso vale luoghi come banche ed uffici postali. La sua scoperta, databile al 12 ottobre 1492, ha segnato il corso della storia aprendo a sua volta una nuova era moderna. Iconiche anche le tre navi spagnole con cui Colombo salpò verso nuovi orizzonti: La Nina, la Pinta e la Santa Maria. Eppure non tutti sembrano amare l’Italiano esploratore dei nuovi confini al tempo sconosciuti. Oggi la sua figura è oggetto di aspre critiche, specialmente dai sostenitori della teoria Woke, sviluppatasi in America e improntata sulla cancellazione culturale di figure storiche come quella di Colombo. In base alle dottrine wokiste, Colombo sarebbe responsabile delle angherie subite dai popoli americani schiavizzati.
Cristoforo Colombo, bersaglio della “Cancel culture”
Dopo la morte di George Floyd a Minneapolis quattro anni fa, a causa di un agente della polizia, per le strade statunitensi iniziarono a moltiplicarsi una varietà di manifestazioni del movimento “Black lives matter”, marxista e simile a quello delle Black Panthers. Le manifestazioni ben presto si diffusero oltreoceano e la statua di Colombo venne bersagliata dai militanti woke in ogni modo: dalla deturpazione della scultura fino al crollo forzato della stessa. Da lì varie campagne politiche e culturali, che hanno avuto lo scopo di definire Colombo simbolo del razzismo e del colonialismo.
L’importanza dinamica e le origini del “Columbus day”
Cristoforo Colombo ha condotto varie spedizioni nel corso della sua vita, la scoperta di San Salvador è stata l’input con cui l’esploratore ha proseguito la propria rotta dinamica. Anche nel secolo scorso il mito tornò alla ribalta, tanto che il Presidente americano Franklin Delano Roosevelt decise di registrare la festadel “Columbus day” a livello nazionale. Ancor prima di lui, nell’anno 1892, il Presidente americano Benjamin Harrison ebbe la stessa idea realizzata dal “successore”, ma non riuscì a portarla a termine.
Dopo la morte di Cristoforo Colombo avvenuta nel 1506 a Valladoid, i suoi eredi iniziarono delle lotte interne per aggiudicarsi privilegi e diritti che il defunto aveva accumulato in vita. Ancora oggi sembra che ci sia un parallelismo con il passato: tra chi vorrebbe conservarne la memoria storica e chi invece farebbe di tutto per cancellarne le tracce.