Consulta, Nordio: “L’Aventinismo per sfuggire alla dialettica non è mai una buona scelta”

8 Ott 2024 15:43 - di Eugenio Battisti

Consulta e diserzioni. “Penso che in linea generale l’opposizione debba fare l’opposizione in Parlamento esprimendo le ragioni per cui non condivide certi tipi di scelte. Questa è la sua funzione doverosa. E l’aventinismo –  allontanarsi dalla stanza dove su svolge la dialettica parlamentare non è mai una buona scelta secondo me”. Così dai microfoni di Sky Tg 24 il ministro della Giustizia Carlo Nordio sul tema del giorno: l’elezione, finita con una nuova fumata nera del giudice mancante della Corte costituzionale. Un’occasione mancata per il centrosinistra che ancora una volta, come sulla Rai, sceglie la fuga.

Consulta, Nordio: l’Aventinismo delle opposizione non è una buona idea

Il candidato sarà Francesco Saverio Marini? “Vedremo, tutte le persone indicate hanno i requisiti per questa alta carica. Penso che sarebbe improprio se il ministro della Giustizia si esprimesse su un candidato a un organo così alto. Vedremo quando sarà il momento, tutte le persone indicate hanno i requisiti”. Poi il discorso scivola sul caso Salvini e Santanchè. “Il criterio generale è quello della Costituzione, cioè la presunzione di innocenza. Finché una persona non è oggetto di sentenza definitiva è presunta innocente”, puntualizza il Guardasigilli. “Abbiamo assistito a processi che hanno compromesso o addirittura eliminato politicamente la funzione di ministri, parlamentari o sottosegretari e poi si sono risolti con una assoluzione. In questo caso si è trattata di una eliminazione di un avversario politico per via giudiziaria di cui peraltro nessuno si è assunto la responsabilità”. Niente dimissioni di Matteo Salvini in caso di condanna in primo grado al processo Open Arms? O del ministro Daniela Santanchè?

“Salvini e Santanchè sono innocenti fino a condanna definitiva”

“Dal punto di vista giuridico, formale e anche politico – precisa Nordio – sicuramente no, poi le decisioni individuali sono rispettabilissime. Dal mio punto di vista finché la condanna non diviene definitiva e salvo i casi di reati in flagranza dove la presunzione di innocenza è molto affievolita, deve restare dove è. Altrimenti devolveremmo alla magistratura il compito delicato, ma anche malvisto da una parte della stessa magistratura, di eliminare una carica legittimata dal voto popolare. E ciò è irragionevole”.

In Italia un uso eccessivo delle intercettazione

Sulle intercettazioni, invece, il ministro della Giustizia crede che in Italia ne ne faccia un uso eccessivo. “Che comporta spese fuori controllo che potrebbero essere devolute anche ad altri tipi di intercettazioni più sofisticate. Ad esempio per captare le intercettazioni della criminalità organizzata”, dice il ministro. Condivide lo spirito della proposta del senatore di Forza Italia Pierantonio Zanettin? “Lo condividevo da giornalista, lo condivido anche da ministro”, risponde Nordio. Sul ddl sicurezza invece dice di non credere che ci saranno modifiche da parte di Palazzo Chigi. “Il Parlamento è sovrano, ci affidiamo alla volontà dei rappresentanti del popolo. Ma non credo che il governo presenterà emendamenti”.

Separazione delle carriere, sono ottimista sui tempi

Infine un passaggio sulla ‘sua’ riforma della giustizia e la separazione delle carriere. “Su una materia di così alta sensibilità credo sia giusto si esprima il popolo italiano, sono convinto che approverebbe la nostra scelta. Sui tempi sono abbastanza ottimista. Questa riforma, che non è affatto punitiva nei confronti della magistratura, è stata votata all’unanimità da parte del Cdm, l’iter parlamentare è già iniziato”.

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