Corruzione e frode all’Ue, coinvolto l’ex senatore Pd Papania, già agli arresti per voto di scambio

17 Ott 2024 14:28 - di Redazione

Corruzione e frode all’Unione europea. Con queste ipotesi di reato la Procura Europea e i pm di Marsala hanno sequestrato 9 milioni di euro e hanno emesso 4 provvedimenti di arresti domiciliari e misure interdittive. Coinvolto anche l’ex senatore Pd Antonio Papania, già agli arresti in un’indagine della squadra mobile di Trapani e di Palermo, coordinata dalla Dda, per scambio elettorale politico-mafioso. Al centro dell’inchiesta anche alcuni consiglieri comunali di Marsala. Gli indagati avrebbero utilizzato indebitamente più di 8,7 milioni di euro del Fondo sociale europeo (FSE) destinati alla formazione professionale. Il denaro sarebbe stato dirottato per spese personali e per il movimento politico, “Via”, di Papania.

In tutto sono 14 le misure cautelari eseguite. I provvedimenti sono stati emessi dai tribunali di Marsala e Trapani, su richiesta della Procura Europea – sede di Palermo -; e della procura di Marsala, nei confronti di esponenti politici del trapanese che hanno rivestito importanti incarichi a livello comunale, regionale. E,  nel caso dell’l’ex senatore Antonio Papania, anche a livello nazionale. Per Papania, il gip di Trapani Massimo Corleo ha disposto il divieto di dimora a Palermo e Trapani. Per altri quattro sarebbero stati disposti gli arresti domiciliari. I reati contestati sono truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, corruzione, malversazione e di condotte di riciclaggio e autoriciclaggio. L’ex senatore e fondatore del movimento Via era già stato arrestato il 16 settembre scorso nell’ambito di una inchiesta per scambio elettorale politico-mafioso.

Sono scattate nelle province di Trapani e di Palermo anche perquisizioni domiciliari e locali. Fatta luce su un sistema di truffa aggravata, Principale “promotore e organizzatore” sarebbe stato l’ex senatore ed ex deputato dell’Assemblea regionale siciliana e assessore della Regione siciliana.

Il comunicato della GdF

Come spiegato dalla Guardia di Finanza di Trapani in un comunicato, gli accusati avrebbero “ottenuto indebitamente finanziamenti gravanti sul Programma operativo fondo sociale europeo 2014/2020 per oltre 8,7 milioni di euro”. Soldi che invece erano “da destinare allo svolgimento di corsi di formazione e di progetti in ambito sociale: taluni dei quali non tenuti, come accertato nell’ambito delle indagini. Di detta somma, circa ottocentomila euro sono stati già percepiti e impiegati per il sostenimento di spese voluttuarie personali; o connesse a iniziative di sostegno del movimento politico Via e a campagne elettorali”. L’indagine ha interrotto il flusso di denaro, con altri 2,5 milioni di euro che sarebbero potuti arrivare a breve. Per l’accusa, l’ex senatore Papania era “il principale promotore e organizzatore degli illeciti perpetrati”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *