Descalzi (Eni) contro le follie green dell’Ue: “Per ideologie ridicole di una minoranza ci fanno morire”

5 Ott 2024 18:34 - di Luisa Perri
Descalzi

Il numero uno di Eni, Claudio Descalzi interviene senza mezzi termini sull’Unione europea, sulla transizione energetica e in particolare sulle scelte di bio-fuel e e-fuel. «Il settore automotive ci fa arrabbiare», ha detto durante la ‘Giornata dell’Economia’ organizzata da Forza Italia.

«Sono gli ultimi cinque, sei anni di questa Commissione Ue, che è in continuità con la precedente, non è cambiato niente», ha premesso il presidente di Eni. «Non voglio essere antieuropeo, sono antistudipidità perché la stupidità uccide e ci sta uccidendo. La stiamo subendo alla luce di ideologie ridicole che ci vengono dettate da una minoranza dell’Europa, non dalla maggioranza, e dobbiamo continuare a digerirle inchinando il capo e morendo lentamente. Scusate ma è più forte di me».

L’Europa, ha incalzato ancora, è competitiva «sull’ambiente e non sulla crescita e infatti americani e cinesi ci dicono che siamo bravissimi e intanto investono nella crescita». Quanto all’e-fuel, ha evidenziato che «al momento non esiste. C’è solo una fabbrica al mondo che lo produce, è tedesca, ma non è ancora stato testato e non è in commercio. In più è costoso da morire. La scelta dell’e-fuel non nasce da un confronto, non c’è stata analisi, ma è solo un’opzione per partito preso».

Lo ha detto Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, intervenendo alla Giornata dell’Economia, organizzata da Forza Italia a Milano a palazzo Lombardia. L’Europa «continua ad avere questo trend. Il settore secondario è stato fermato. Si è andati sul terziario che era sollecitato dalla globalizzazione: noi importiamo più del doppio di quello che esportiamo», ha aggiunto.

E sulla competizione con Pechino, l’ad di Eni ricorda che la Cina «si comporta come uno Stato. Noi continuiamo a paragonare l’Europa alla Cina, ma la Cina è uno Stato mentre l’Europa è un continente, costituito da diverse culture e mix energetici: l’Europa non potrà mai paragonarsi come compattezza, anche culturale, e capacità di energia a Paesi» come appunto la Cina o anche gli Stati Uniti. «Se competi con regole diverse come possiamo pensare di crescere più loro. Dobbiamo mettere delle basi a questo discorso e capire cosa fare, questo è un discorso politico, non sono le aziende che possono fare questi discorsi», ha concluso Descalzi.

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