Ferrovie, Salvini: “Non vado in giro a piantare chiodi. La ditta che ha causato il guasto è stata allontanata”
“Io mi occupo di approvare leggi e di trovare soldi. Non vado a piantare chiodi fino a prova contraria”. All’indomani dei gravissimi disagi alla rete ferroviaria causati da un chiodo piantato da un operaio in una cabina elettrica, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini rispedisce al mittente polemiche e tentativi di strumentalizzazione della sinistra. “Mi occupo dei finanziamenti che nel 2024 sono di tre miliardi e mezzo per le manutenzioni e nove sulla rete ferroviaria per recuperare gli anni passati”, ha aggiunto il ministro per il quale “è chiaro che se poi c’è un errore umano bisogna limitare la possibilità che accadano. Mi sembra che la ditta sia stata allontanata come è giusto che sia”. Il ministero dei Trasporti ha fatto sapere già nella serata di ieri che “è stata sospesa qualsiasi attività tra Rfi e la ditta intervenuta sulla tratta ferroviaria Parco Prenestino – Roma Termini, dove si è verificato un danno alla linea con conseguenze sulla circolazione dei treni”.
Salvini chiude il caso: “La ditta che ha causato il guasto è stata allontanata”
“La firma è avvenuta in questi minuti, dopo le necessarie verifiche. Il vicepremier e ministro, Matteo Salvini, aveva espresso fin da subito l’esigenza di verificare l’accaduto per accertare eventuali responsabilità e agire di conseguenza”, ha chiarito ancora il ministero. Ciononostante la sinistra ha continuato a tentare di alimentare le polemiche nei confronti del titolare dei Trasporti. “Il capitano leghista, tra una visita ad Orbán e un attacco a Italia Viva, rientra sulla scena e individua subito il colpevole. Ha detto, testualmente: è colpa di un chiodo. Un chiodo blocca l’Italia? Un chiodo, secondo lui. Ora che ha trovato il colpevole, il chiodo, Salvini torna a occuparsi di Pontida”, sono state le parole di Matteo Renzi. Per Angelo Bonelli di Avs, che ha anche chiesto le dimissioni di Salvini, “il problema non è un chiodo, il problema è la totale mancanza di attenzione verso il trasporto pubblico e la rete ferroviaria da parte di un ministro che si occupa di tutto, tranne che di fare il proprio lavoro”. Insomma, a sinistra prima chiedevano spiegazioni sul disservizio, ora si lamentano perché queste arrivano.
Cattaneo: “L’opposizione non può attaccarsi a una giornata nera”
“Su quella linea ferroviaria dell’alta velocità – ha ricordato il deputato di FI, Alessandro Cattaneo – vengono spesso effettuate manutenzione tecniche e può esserci un errore umano, con questo non voglio colpevolizzare nessuno. Ma quando su una linea devono passare decine e decine di treni a una velocità di 300 km/h, la linea non può essere riaperta senza aver fatto tutte le verifiche necessarie. È chiaro che certi errori non devono avvenire, ma il ministro Salvini ha spiegato esattamente come sono andate le cose, rendendosi immediatamente disponibile e intervenendo in aula alla Camera”. “Sull’alta velocità, è vero, si registrano spesso difficoltà, magari per problemi di manutenzione o di traffico che dovrebbe essere alleggerito. Ma l’opposizione – ha concluso l’esponente azzurro – non può attaccarsi a una giornata nera”. Le polemiche risultano quindi fin troppo infondate per un problema che sarebbe potuto accadere in qualsiasi momento e soprattutto a chiunque. I ritardi ferroviari purtroppo sono un problema che sconvolge da sempre il nostro paese, ma nei governi precedenti non sembra che qualcuno sia riuscito a risolverli.