Fiera di Francoforte, Alessandro Campi sta meglio e ironizza “Leggere Saviano mi ha causato il malore…”

17 Ott 2024 13:36 - di Marta Lima
Ieri il malore, oggi il post tranquillizzante e anche ironico. Buon segno. “Cari amici, care amiche, grazie per il calore, la premura e la vicinanza”, scrive Alessandro Campi sui social: il direttore dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano era stato ricoverato in ospedale per un malore, accusato dopo l’inaugurazione del padiglione italiano alla Buchmesse 2024, a Francoforte, dove l’Italia è ospite d’onore. Il politologo si era sentito poco bene martedì notte dopo il concerto ‘Puccini in opera’.

Alessandro Campi, l’ironia dopo lo spavento

E’ stata una brutta avventura, durata per fortuna solo un paio di giorni. Sono stato dimesso ieri sera. Se volete la versione ironica, il mio improvviso malore a Francoforte, subito dopo l’inaugurazione del Padiglione Italiano (peraltro splendido), è stato causato dalla lettura dell’intervista a Roberto Saviano, che verrà alla Buchmesse – parole sue – “come atto di resistenza”. A chi? A che cosa? Verrà semplicemente a fare la parte del martire della politica che non è e della vittima per le sue idee che nessuno perseguita. E magari da queste parti qualcuno gli crederà anche. La versione seria e reale è ovviamente un’altra. Gli anni ahimé scorrono veloci e certi ritmi di lavoro non si possono più tenere. Bisogna darsi, come si dice, una calmata. Da oggi in avanti sfronderò l’inessenziale. Detto questo, c’è del buono anche nel negativo….”.

L’ospedale multietnico di Fancoforte

E qui va su un tema politico: “Ho sperimentato di persona come funziona un ospedale tedesco. Sorvolo sull’efficienza, che si può dare per scontata, quel che mi ha colpito è il fatto che il personale medico-infermieristico è quasi interamente multietnico o multinazionale. Viste da qui, le polemiche italiche sull’immigrazione fanno a dir poco sorridere. Ho poi sperimentato, ma si sapeva, la potenza amplificatrice del mitico Dagospia, che nessuno cita ma tutti evidentemente leggono: apparsa la notiziola che mi riguardava sul sito sono stato sommerso dai messaggi. Infine, direi soprattutto, ho sperimentato l’affetto di molti amici e amiche, che mi hanno fatto giungere privatamente parole sincere di conforto e simpatia. Qualcosa di buono, evidentemente, ho seminato. Grazie e un abbraccio”, conclude il politologo, che poi chiosa: “Dimenticavo, a proposito della Buchmesse. Non prendete troppo alla lettera le polemiche biliose che si sono lette e si leggono su alcuni giornali. La delegazione italiana a Francoforte è di altissima qualità, il Padiglione realizzato da Stefano Boeri è, come detto, bellissimo, le mostre di accompagnamento (sugli affreschi e i reperti di Pompei, su Machiavelli, su Manuzio, su Piranesi) sono anch’esse di grande valore, il clima verso l’Italia è di generale simpatia, ci sono tantissimi editori italiani in esposizione. Insomma, è stato fatto un grandissimo lavoro di squadra, che certo non potrà essere rovinato dal senso di protagonismo, al limite della vanità, di qualche singolo scrittore. Farsi pubblicità gratuita a danno dell’Italia è un modo d’agire davvero miserevole”.

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