Finlandia nel mirino di Mosca: sabotaggi e cyberattacchi scuotono l’Europa del Nord

24 Ott 2024 8:07 - di Alice Carrazza
Finland Russia Gulf

A Helsinki soffia un vento freddo, ma questa volta non è solo la stagione. La Finlandia sta affrontando un’escalation di sabotaggi e atti di disturbo sospetti, e le autorità ritengono che la Russia sia coinvolta in operazioni di influenza di ampio raggio contro di essa e altri paesi europei. Lulu Ranne, ministro dell’Interno finlandese, ha dichiarato che le indagini in corso confermano l’esistenza di «chiari indizi» che puntano a Mosca, particolarmente visibili nelle interferenze Gps rilevate nel traffico marittimo e aereo del Paese.

Il Cremlino nega, ma la NATO e l’intelligence occidentale lanciano l’allarme

Mentre il Cremlino continua a negare ogni responsabilità, la Nato e i servizi di intelligence occidentali, compresi quelli finlandesi, avvertono di un crescendo di attività ostili nella regione euro-atlantica. Gli attacchi spaziano dai ripetuti cyberattacchi alle interferenze interne, il tutto in un clima di crescente incertezza. Come ha sottolineato Ranne, questo clima di insicurezza diffusa alimenta confusione «ciò che è vero e ciò che non lo è», minando la stabilità non solo della Finlandia, ma dell’intero blocco europeo.

Episodi sospetti, l’ombra lunga di Mosca?

Fra gli episodi sospetti, sono emersi furti misteriosi presso impianti idrici, dove apparecchiature tecniche sono state sottratte senza un chiaro movente economico, facendo pensare all’ombra lunga di Mosca. Anche la minaccia dei droni nei pressi di infrastrutture critiche è stata una costante, ma, come ha fatto notare Tomi Vuori, direttore generale del dipartimento di polizia del ministero dell’Interno, «permane uno strato torbido che non può essere identificato, nessuno è stato catturato». Questo senso di incertezza è amplificato dal fatto che, nonostante gli sforzi per monitorare e bloccare, una porzione significativa degli attacchi resta nell’ombra.

“L’ondata di attacchi più aggressiva mai vista”

Tra le vittime di questa crescente ondata di cyberattacchi l’azienda energetica nordica, Fortum. Quest’ultima ha confermato di subire attacchi informatici quotidiani sia in Finlandia che in Svezia. Nel frattempo, Nordea ha definito la recente ondata di attacchi DDoS «la più aggressiva mai vista», pur riuscendo a bloccare circa il 90% delle offensive.

“La Russia è più aggressiva, ma non è onnipotente”

Il Servizio di Sicurezza e Intelligence della Finlandia (Supo) ha messo in guardia sul fatto che le operazioni russe si sono fatte sempre più intense. Dopo l’espulsione di oltre 700 diplomatici russi dall’Europa, le attività dei servizi segreti di Putin sono cambiate, divenendo meno precise, ma non per questo meno pericolose. Tuttavia, come ha spiegato Teemu Turunen, vice capo di Supo, la Russia non è un attore onnipotente. Attori simili, «non sono in grado di tutto ciò di cui vengono accusati» ha spiegato Turunen, pur riconoscendo che rimangono una minaccia concreta e crescente.

La Finlandia indaga, ma cresce il timore per l’Europa

La Finlandia, per ora, continua a investigare, ma resta il timore che il nuovo fronte non convenzionale aperto da Mosca possa portare ad ulteriori destabilizzazioni, sia sul piano interno che su quello del continente europeo.

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