Gasparri contro “Report”, domenica lancerà una “bomba” sulla Liguria ad urne aperte: “E’ illegale”
C’è un caso Report per quanto riguarda le elezioni in Liguria. Sigfrido Ranucci ha annunciato un servizio sul caso Toti che cadrà ad urne ancora aperte. La trasmissione andrà in onda domenica. Lunedì le urne saranno ancora aperte. Un servizio “a orologeria”. Il candidato Bucci ha evidenziato la palese violazione del silenzio elettorale. Quando Sigfrido Ranucci ha annunciato i contenuti della prima puntata di Report, l’attenzione si è concentrata sul Ministero della Cultura e al caso “Boccia, al maschile” strombazzato dal conduttore in ogni ospitata televisiva. In verità, il caso grave non sottolineato è che nel pieno della due giorni elettorale un servizio sulla Rai entri nel merito di circostanze e inchieste che hanno funestato la regione in cui si sta votando.
E’ stato il senatore di FI Maurizio Gasparri a segnalare il caso. Senza per questo driblare il caso che sta riguardando il direttore degli Approfondimenti Rai dopo la sua dichiarazione sopra le righe contro Formigli rilasciata ai microfoni di Piazzapulita. “Corsini ha usato parole sbagliate delle quali certamente si scuserà – premette Gasparri- . Non ne ho alcun dubbio. Ma il vero atto illegale è utilizzare una trasmissione Rai per fare propaganda elettorale; durante il silenzio elettorale, domenica”. Gasparri chiede che “i vertici Rai intervengano. Perché altrimenti saranno colpevoli anche loro insieme al conduttore della trasmissione; ed a tutti i responsabili che violeranno le leggi durante una fase elettorale. Corsini si scuserà certamente. Ma la illegalità è un’altra cosa. E siamo già qui pronti a denunciare tutti. Non solo il noto promotore di questi atti di illegalità comunicativo; ma anche tutti quelli che li tollerano o autorizzano”. Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, membro della Vigilanza Rai. “Gasparri chiede di bloccare la trasmissione Report, in onda domenica alle 20.30 su Rai3. Ci mancava solo questo“, ha scritto il conduttore su Facebook.
Ranucci si è difeso affermando che il silenzio elettorale non vale per i giornalisti ma solo per i partiti politici. In realtà interverrebbero ragioni di opportunità e di buon senso. Ranucci ha fatto anticipazioni potenzialmente deflagranti: “Ricostruiremo la vicenda giudiziaria che ha riguardato la Liguria: noi andremo in onda il 27 ottobre e il 30 il tribunale di Genova deciderà sulle richieste di patteggiamento. E poi ricostruiremo il sottobosco che si è mosso in questa vicenda, sconosciuto ai più”. In mezzo alle due date ci sono le elezioni regionali anticipate proprio a causa delle dimissioni del governatore Giovanni Toti. “Lui non c’entra, c’entra chi lo ha aiutato nella campagna elettorale”, puntualizzava ancora il giornalista. L’inchiesta andrà in onda come detto a urne aperte. Con quale faccia tosta la sinistra parla ancora di TeleMeloni e di dominio totale del servizio pubblico.