Ghali, concerto-comizio per i migranti e slogan choc: “A Gaza è in atto un genocidio” (video)

29 Ott 2024 15:56 - di Marta Lima
Voce, impegno sociale e una presenza scenica notevole. Ghali a Milano per la prima tappa del suo tour nei principali palasport italiani dopo ben sei anni di assenza (e la ‘data zero’ di Vigevano) è un evento a tutto tondo. All’Unipol Forum di Milano, due date subito sold out, e una terza, milanese, fissata per il 15 novembre. Il suo messaggio è politico, come sempre.

Ghali e l’impegno politico nel concerto-comizio

“Non si scherza affatto stasera – assicura – . E’ un tour contro la paura, e cade in un momento difficile della mia vita: ho una pressione come non c’era mai stata per diversi fattori, anche per quanto è successo a mia madre. Questo tour rappresenta il ritorno alla performance, il palco è proprio casa mia, mi permette di fare tutto quello che non riesco a fare durante la quotidianità”. Il live è una traversata in 30 brani nella storia musicale e personale di Ghali, artista tra i più iconici della sua generazione – che con il suo immaginario poetico e il suo mix di lingue, influenze ed estetiche è realmente riuscito ad avere un impatto sulla cultura del nostro Paese.  Il pezzo “Banya”, canzone che ha dato il nome alla nave donata dal rapper all’ong Mediterranea Saving Humans, proietta sugli schermi arriva il dramma dei soccorsi in mare. “Prima di qualsiasi decisione politica salvare le persone è la cosa più importante. Ormai sono io il messaggio, uno come me e con la mia storia non ha precedenti in questo Paese. E nel concerto può essere che alcuni momenti calcati facciano risaltare il messaggio. Poi lo slogan anti-Israele: “Quella in Palestina non è proprio una guerra, è un genocidio”.

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