Giorgetti: “L’Italia fuori dalla procedura per deficit dal 2027. Non lasceremo indietro nessuno”
“L’esame degli indicatori più recenti mostra una sostanziale tenuta della nostra economia”. Così il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in audizione davanti alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato sul Piano strutturale di bilancio. Il nuovo strumento di finanza pubblica che sostituisce la Nadef ed è atteso domani in Parlamento. Si tratta di un documento “allo stesso tempo ambizioso ma realistico”, ha detto il ministro rimarcando che la stabilità della finanza pubblica è un elemento di grande rilevanza.
Giorgetti: l’Italia uscirà dalla procedura per deficit dal 2027
“Il percorso di aggiustamento dei conti pubblici configurato nel Psb, con la riduzione del rapporto deficit/Pil sotto il 3% nel 2026, consentirà l’uscita dell’Italia dalla procedura per deficit eccessivo dal 2027” , ha spiegato Giorgetti. “Non abbiamo smesso di chiedere alla Ue di considerare gli investimenti fuori dal patto di stabilità”. La prossima Legge di bilancio renderà permanenti il taglio del cuneo fiscale e gli sgravi dell’Irpef per i redditi più bassi, le misure per la famiglia e la natalità. E stanzierà i fondi per il nuovo biennio contrattuale ’25-’27 per i dipendenti della pubblica amministrazione e la sanità.
Taglieremo tutte le spese tranne quella sanitaria che aumenterà
Giorgetti che ha poi chiarito la postura del governo rispetto alla manovra, confermando che non verranno chiesti sacrifici ai singoli ma alle grandi aziende. “Farà sacrifici chi in questo momento può permettersi di farli”, ha chiarito dopo le polemiche sull’intervista rilasciata a Bloomberg nei giorni scorsi. “Taglieremo le spese, questa è la nostra impostazione. Taglieremo tutte le spese tranne quella sanitaria che manterrà l’incidenza sul Pil, tutte le altre subiranno tagli significativi e costringeremo le amministrazioni a farli”, ha proseguito durante l’audizione. Sulla sanità pubblica il governo ha intenzione di incrementare i fondi. Sul nodo delle accise, invece, ha chiarito che si prevede un calo su quelle della benzina. “Sulle accise dei carburanti abbiamo scritto allineamento. Significa che probabilmente ci sarà una diminuzione delle accise sulla benzina e un aumento di quelle sul gasolio. Dobbiamo calare quest’obbligo con gradualità”.
Catasto, andiamo a cercare le case fantasma
Sul catasto invece Giorgetti ha chiarito che si tratta di “andare a cercare le case fantasma e precisare che chi fa le ristrutturazioni edilizie è obbligato ad aggiornare i dati catastali”. Tra le azioni di riforma previste Psb per “rendere il sistema fiscale più efficiente”, infatti, c’è “l’aggiornamento degli archivi catastali che dovrà includere le proprietà ad oggi non censite e valori catastali rivisti per quegli immobili che hanno conseguito un miglioramento strutturale con i bonus edilizi”.
Nel primo semestre la dinamica del Pil è stata conforme alle previsioni
La recente revisione al ribasso del Pil del 2024 – ha detto ancora – rende più difficile conseguire la prevista crescita dell’1% nel 2024, ma non pregiudica l’andamento nei prossimi anni coperti dal Piano. Al contrario, il ministro ha ipotizzato una probabile revisione al rialzo del Pil del 2023 e dei primi mesi del 2024. “In un quadro globale ancora caratterizzato dalle tensioni geopolitiche connesse ai conflitti in atto e da una politica monetaria restrittiva, nel primo semestre dell’anno la dinamica del Pil reale è stata nel complesso conforme alle previsioni sottostanti il Def dello scorso aprile”.
Durante il suo lungo intervento il ministro dell’Economia ha citato John Maynard Keynes, che poco più di un secolo fa faceva notare che ““consideriamo naturali, permanenti, sicuri, alcuni dei più singolari e temporanei dei nostri vantaggi recenti, e ci regoliamo nei nostri piani di conseguenza”. Ogni intervento di politica di bilancio – questo il punto sottolineato dal ministro dell’Economia – deve essere “attentamente valutato e collocato nel contesto in cui è introdotto e successivamente mantenuto”.