Giorgetti: “Sarà una manovra equilibrata. Chiedere sacrifici ai banchieri non è una bestemmia”

11 Ott 2024 18:50 - di Giovanni Pasero
Giorgetti manovra

“Sarà una manovra equilibrata che metterà a tacere anche le accuse che ho visto anche in questi giorni che fanno parte del dibattito politico, ma che, tendenzialmente, sviano il problema”. Con parole nette il ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti interviene in collegamento con l’evento di FdI a Milano ‘Far crescere insieme l’Italia’ e azzera le polemiche.

“Faremo dei tagli significativi, chiederemo dei sacrifici ai ministeri e alle strutture pubbliche”, annuncia il ministro dell’Economia aggiungendo ironicamente “se nessuno si offende”, ci saranno “dei ritocchi sulle entrate ma, tra virgolette, a chi se lo merita”. Detto chiaramente: “Le persone fisiche, le imprese non hanno niente da temere”.

Giorgetti: “Le persone fisiche e le imprese non hanno niente da temere”

E sul polverone sollevato dalle sue parole: “Davanti un consesso di banchieri e finanzieri ho detto a loro che i sacrifici devono farli tutti, anche loro, non mi sembra di aver detto una bestemmia in chiesa”. Altro tema caldo è quello dei carburanti: “Ridurremo le accise sulla benzina e aumenteremo quelle sul gasolio ma gradualmente, con un impatto nemmeno percepibile – assicura Giorgetti.  E “gli autotrasportatori non c’entrano assolutamente niente, si sono inalberati seguendo i pifferai che puntavano su questo, ma sanno benissimo che hanno una disciplina ad hoc che non è minimamente toccata”.

“Venivamo da un periodo un po’ drogato per misure come Superbonus e Reddito di cittadinanza che hanno spinto un po’ i consumi e l’economia, ma hanno anche portato al disastro la finanza pubblica. Basta rivedere il deficit sul Pil nel 2022”, ricorda alla platea di Fratelli d’Italia, il ministro leghista.

Sulla spending review, i ministeri saranno inevitabilmente chiamati a dare un contributo importante per il reperimento di risorse per finanziare le misure espansive della manovra per circa 25 miliardi. Tagli anche agli enti territoriali, per i quali si profilerebbero riduzioni delle risorse per circa 600 milioni nel 2025 e una cifra più elevata, intorno a 1,5 miliardi nel 2026. Tuttavia, per le Regioni i “sacrifici” saranno compensati da aumenti dei fondi per la sanità.

La manovra sarà inviata alla Camera il 20 ottobre

L’inquilino di via XX Settembre ha anche annunciato il cronoprogramma della manovra. “Martedì prossimo, 15 ottobre, è la data in cui dobbiamo inviare alla Commissione europea il nostro Documento programmatico di bilancio con i numeri, quindi il Consiglio dei ministri sicuramente approverà questo. Poi, per il 20 di ottobre, che è la data divinatoria, per la presentazione al Parlamento. Penso che quest’anno potremo presentarlo alla Camera dei deputati per questioni di alternanza”.

Per la prossima legge di Bilancio, dice Giorgetti, “il nostro obiettivo principale era confermare il taglio del cuneo fiscale, riusciremo a farlo e diventerà strutturale”, aggiungendo che “continueremo nelle politica di interesse per la famiglia”. Per poi ribadire: “Sarà una manovra equilibrata, che metterà a tacere le polemiche”.

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