Guasto a Roma, treni in tilt in tutta Italia. La sinistra specula contro Salvini e pensa a “quando c’era lui…”
Giornata di passione sulle linee ferroviarie: un guasto tra Roma Termini e Roma Tiburtina ha avuto ripercussioni su tutta la rete, con decine di cancellazioni, ritardi e treni bloccati sui binari, senza distinzioni tra Alta velocità, Intercity e Regionali. Il guasto si è verificato intorno alle 6.30, i tecnici di Rfi hanno ripristinato gli impianti intorno alle 9. A quel punto la circolazione è gradualmente ripresa, ma i disagi sono rimasti e a metà mattina si registravano ritardi fino a 160 minuti.
Rfi: “Escluso l’attacco hacker, si è trattato di un guasto raro”
L’Ad di Rfi, Gianpiero Strisciuglio, ha escluso l’attacco hacker e ha spiegato che il guasto ha colpito la cabina elettrica che alimenta il nodo di Roma”. “È un guasto raro, perché si tratta di un impianto che ha delle ridondanze tecniche, sono in corso accertamenti per verificarne la natura: siamo una grande azienda, non accettiamo che questo possa accadere e andremo a fondo per prendere eventuali provvedimenti”, ha aggiunto Strisciuglio, sottolineando che “sono state subito intraprese azioni specifiche sugli impianti di Roma per evitare che questo possa accadere di nuovo”. “Spiace perché in questi mesi abbiamo lavorato per aumentare l’affidabilità infrastrutture”, ha detto ancora, scusandosi a nome dell’azienda per i disagi di oggi.
Salvini: “Dietro c’è la mano umana e, ahimè, l’errore”
“L’Ia è sfidante e stimolante e non si può bloccare, ma dietro c’è la mano umana e ahimè l’errore”, ha commentato poi il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, in videocollegamento al 68° Congresso nazionale degli ingegneri d’Italia, riferendosi alla disconnessione degli impianti delle stazioni di Roma Termini e Tiburtina. “Sono un sostenitore dell’innovazione e ben venga l’Ia, che però – ha aggiunto – non potrà mai sostituire la professionalità degli ingegneri”.
La sinistra strumentalizza e a Fratoianni viene nostalgia di “quando c’era lui…”
La vicenda è diventata argomento di sciacallaggio politico da parte della sinistra, che ha accusato Salvini non interessarsi delle materie di competenza del proprio dicastero, con Nicola Fratoianni che ha gigioneggiato alludendo, che novità, al fascismo. “Quando c’era lui… i treni non partivano nemmeno”, è stata la battuta del leader Avs. Francesco Boccia del Pd, poi, pur di attaccare il ministro ha avuto da ridire anche sul post che ha fatto in ricordo dei nonni, in occasione della festa che si celebra oggi. “Salvini invece di preoccuparsi della manifestazione di Pontida e di fare sui social gli auguri ai nonni, a cui va tutto il nostro affetto, venisse in Parlamento a spiegare la situazione”, ha detto il capogruppo dem al Senato. Sul caso si è scomodata anche Elly Schlein, mentre il M5S ha di fatto chiesto le dimissioni: “Salvini tolga il disturbo”.
La Lega: “Speculazioni sterili, sanno solo polemizzare”
“Sulle infrastrutture, il loro sviluppo, la loro manutenzione, il loro ammodernamento la sinistra, che per anni ha governato il Paese e guidato il Mit, non è mai pervenuta. Ma oggi si sveglia per un guasto tecnico dovuto a impianti obsoleti che non si sono mai presi la briga di cambiare, solo per attaccare Matteo Salvini”, ha commentato il deputato della Lega e componente della commissione Trasporti Riccardo Augusto Marchetti. “Speculazioni sterili, che – ha proseguito Marchetti – dimostrano la pochezza politica di una sinistra che si limita a polemizzare senza riconoscere un dato di fatto incontrovertibile: Salvini sta sbloccando opere sin dal primo giorno del suo arrivo al dicastero di Porta Pia e sta puntando con determinazione allo sviluppo delle infrastrutture del Paese. Con buona pace di certi soloni di opposizione avvezzi solo al chiacchiericcio stantio di parte”