Guerriglia al corteo pro Pal: bottiglie, bastoni e bombe carta sugli agenti. “Non ci ferma nessuno” (video)
Slogan contro il governo sionista, inni in onore di Hezbollah, bombe carta sugli agenti, bandiere israeliane al rogo e incappucciati. Si presenta così la piazza della sinistra pro Pal che sfida il divieto della Questura al corteo a due giorni dall’anniversario della strage di Hamas. Obiettivo: arrivare nel cuore della Capitale partendo da piazzale Ostiense in una Capitale blindata per l’ennesimo sabato di fuoco. Non mancano forti tensioni quando i manifestanti spingono per partire in corteo lanciando bottiglie e bastoni contro le forze dell’ordine. Ad un primo bilancio risultano fertiti 30 agenti.
Coreo pro Pal: scontri con gli agenti di polizia
La strategia dei manifestanti è chiara fin dal principio: trasformare il sit-in stanziale in un corteo non autorizzato sfidando le forze dell’ordine. “Il 7 ottobre è iniziata la rivoluzione” è uno dei cori intonati per scaldarsi i muscoli. E ancora: “Siamo tutti antisionisti” gridano i manifestanti di ‘Osa’, di ‘Potere al Popolo’ e di ‘Usb’. Tra le tante bandiere della Palestina e della Pace anche quelle rosse di Potere al Popolo. Non mancano, come da copione, gli slogan contro la premier Meloni “assassina”. I manifestanti si aggirano per piazzale Ostiense, presidiata dai blindati della polizia, poi si spostano all’interno della piazza verso viale di Porta Ardeatina. Tra i presenti in piazza, 7mila secondo gli organizzatori, anche alcuni incappucciati che sfidano i divieti a viso coperto.
“Corteo, corteo”, “fateci passare” gridano gli attivisti pro Pal riuniti a Porta San Paolo e la tensione cresce. Scoppiano i primi disordini quando i manifestanti vanno sotto i blindati della polizia e tirano bottiglie, bastoni, bombe carta contro gli agenti che rispondono lanciando lacrimogeni contro i manifestanti e azionando gli idranti. Soltanto verso le 18,30 la situazione torna alla calma, dopo che i ‘bravi ragazzi’ filo Hamas hanno messo a ferro e fuoco mezza città sfasciando tutto. Cinque i fermati tra i manifestanti durante gli scontri a piazzale Ostiense.
FdI: oggi a Roma c’è una piazza che schiuma di odio
Sconcerto e denuncia da Fratelli d’Italia per l’ennesimo show dell’odio. “Oggi ci sono due piazze: una che si confronta sul futuro del Turismo in Italia e parla di bellezza, dall’altra parte si sta consumando una piazza che schiuma rabbia e riversa odio. Ho un piacere intimo a stare in questa piazza”. Così il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro dal palco della convention ‘Italia, le radici della bellezza’ organizzata da Fdi. “Io non sono mai per i divieti di cortei. Sapete cosa mi fa male e quello che mi preoccupa? Quello che dicono durante quel corteo. L’antisemitismo che si sta sviluppando nella nostra nazione”, commenta la ministra del Turismo Daniela Santanchè.
Donzelli: la legalità non è una cattiveria
“La legalità non è una cattiveria – dichiara Giovanni Donzelli – è il presupposto della difesa dei più deboli. E lo dico oggi. Pensare che sia un diritto andare in piazza è giusto, noi siamo andati per primi anche a dire cose scomode, ma lo si fa rispettando le regole. Lo dico perché oggi c’è chi va in piazza sfidando le regole, dicendo che questo è un governo che vieta le manifestazioni, che siamo una dittatura e che considera un atto rivoluzionario l’atto rivoluzionario. Poi, ci sarà qualcuno che crede nella causa palestinese, figli di papà che giocano a fare i rivoluzionari, a loro dico se siete così rivoluzionari andate in Iran a manifestare”. Lucio Malan è lapidario: “La celebrazione di atti di terrorismo non è accettabile, specialmente in coincidenza con l’anniversario del 7 ottobre. Non si possono esaltare dei crimini e farli passare per gesto eroico”.