Halloween/perché è sì. Ritrovare l’oscurità autentica contro le maschere politically correct
Quest’anno, il 31 ottobre cade a pochi giorni dalle elezioni americane, e la stagione delle maschere si allinea perfettamente alla campagna politica. Se c’è un momento per dire “Make Halloween Scary Again”, è questo. In un mondo dove la sinistra, da Kamala Harris a Elly Schlein, brandisce spauracchi cupi per la democrazia a ogni occasione, si avverte il bisogno di un Halloween che vada oltre le banalità politically correct, un ritorno all’oscurità autentica, all’incertezza che scuote e sfida, in contrasto con le rassicuranti facciate di circostanza.
Riscoprire il vero Halloween: un rituale, non un travestimento
Halloween, quando è celebrato con la sua vera intensità, è molto più che un carnevale: è un rito. I Celti lo sapevano bene; Samhain non era una festa di zuccherini, ma un tributo all’ignoto, un confronto diretto con ciò che non si può domare. Da Dumas a Sting, l’orrore non è mai stato qualcosa da temere, ma un’esperienza che riafferma all’uomo la propria natura. È un richiamo alla sua fragilità di fronte all’insondabile, una prova di quel mistero e di quella morte che, lungi dall’essere represse, rivelano il senso profondo dell’esistenza.
Politically correct: una maschera che cela il timore del dissenso
Oggi, però, la festa è “addomesticata“, ed è più facile trovare l’autenticità nella maschera di un film slasher che nei discorsi della sinistra. Kamala Harris e Elly Schlein, in una danza di retoriche preconfezionate, vendono al pubblico una narrativa di inclusività assoluta, un mondo di ideali sterili, un po’ come gli specchi del lunapark che distorcono ma non riflettono la realtà. Il politicamente corretto come maschera che promette tolleranza, ma nasconde una paralizzante paura del dissenso.
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“Make Halloween Scary Again”: contro le maschere patinate della sinistra
Rendere Halloween di nuovo spaventoso è un richiamo alla profondità, un invito a riconoscere la natura complessa, in contrasto con un mondo sinistro che cerca di trasformare ogni sfumatura in un’opinione levigata e arcobaleno. Il copione horror della sinistra, dagli Usa all’Europa, punta sempre e solo allo spettro del fascismo – uno spettro che invoca per giustificare ogni forma di controllo e moderazione del pensiero. Ma Halloween ci ricorda che gli spettri servono ad altro: a sublimare e guardare oltre, non a inchiodarci al passato e alle paure paralizzanti.
Halloween come antidoto al conformismo
Il fascino oscuro di questa notte è un ritorno alle origini, a quando il confronto con l’ignoto era un momento di crescita e di verità. Mentre la sinistra veste i panni della tolleranza a tutti i costi, e la politica diventa uno show, Halloween è la festività di cui la società ha ancora bisogno. Non per addolcire, ma per smascherare; non per ignorare, ma per esorcizzare le tante sfide del presente. Halloween ci offre il brivido dell’autenticità in un mondo dove, sotto le maschere patinate, in troppi sono già travestiti.