“Il razzismo c’è solo contro la destra”. L’ex miss Italia denigrata per essere fidanzata con un deputato di FdI

9 Ott 2024 13:57 - di Gabriele Alberti
Miss Italia destra

Come passare dalle stesse alla denigrazione più totale. Accade a Denny Mendez, la prima Miss Italia di colore che nel 1997 divenne l’emblema del progressismo e dell’inclusione. Ebbene, le è bastato fidanzarsi con un esponente di FdI, Gino Cangiano, per diventare bersaglio polemico e scatenare gli odiatori. Un tiro alla miss si sta verificando come racconta la stessa Denny Mendez: passare dagli onori e dagli encomi ad essere additata come una fiancheggiatrice del potere della destra è stato un attimo. A puntare il dito i soliti noti di sinistra e il M5S. Lei non ci sta.

Denny Mendez, la prima miss Italia di colore: dagli altari all’odio

L’ex Miss Italia e attrice intervistata da Libero ha rigettato tutte le etichette che le sono state affibbiate:  «Non sono mai stata affezionata neppure all’etichetta di prima Miss Italia nera… Ho lottato tutta la vita per affermarmi per quel che sono, semplicemente Denny. Ma del resto, a modo mio son sempre stata di attualità, anche politica; quindi, non faccio troppo caso agli attacchi soprattutto se pretestuosi e finalizzati ad altro». Le accuse sono iniziate in questi giorni. Lei è un’attrice, ha fatto teatro, cinema e tv ed è stata chiamata a condurre il Festival di Carditello, provincia di Caserta, patria del suo compagno. “Carditello ha richiesto la mia presenza ben oltre le serate del Festival: tra interviste, sopralluoghi e prove sono state almeno dieci le giornate che mi hanno vista impegnata. A fronte di tanto lavoro, che ho svolto con gioia e allegria, il compenso complessivo di 3.000 euro netti e poco più: ha davvero coperto solo le spese di trasporto, dal momento che vivo a Bologna”.

L’ex miss Italia: “La comunità di FdI è accogliente. Crede in un progetto”

Le critiche sul Festival e sul compenso celavano però ben altro. E veniamo al punto: stare con un un uomo di destra per queste sinistre ossessionate è una colpa. “Colpevolizzare l’amore, vuoi per questioni di etnia, di religione, di colore della pelle, di orientamento sessuale o addirittura di posizionamento politico, credo sia la cosa più anacronistica per chi vive l’Italia del 2024. Che questo colpevolizzare poi provenga da quegli stessi ambienti a cui ho sempre riconosciuto liberalità di pensiero e progressismo delle posizioni, mi fa ancora più strano – rigetta al mittente le accuse- . Non ho mai nascosto di ritrovarmi in alcune battaglie del centrosinistra. E non credo che amare un deputato di Fratelli d’Italia possa significare dover o voler ripudiare il mio modo di intendere e vedere alcune sfumature della vita. Anzi! È semplicemente un motivo per arricchirle”.

Eddy Mendez smonta così le bufale che circolano sull’ambiente di destra, che lei frequenta: “Guardi. La comunità di Fratelli d’Italia, per come ho potuto conoscerla io in questi mesi in cui l’ho frequentata, è ben lontana dall’essere razzista o prevenuta. E questo vale sia per quella casertana, sia soprattutto per quella romana. Ho avuto modo di incontrare in più occasioni gli amici e i colleghi di Gimmi, e mi sono sempre sentita a mio agio. Non ho mai notato atteggiamenti selettivi”.

“Più razzismo verso il mio compagno che verso di me”

Trova incomprensibili le accuse: “Non so come possa apparire dall’esterno la comunità di Fratelli d’Italia e perché qualcuno la guardi con preoccupazione: io ho trovato una realtà di amici che credono in un progetto; che credono nel loro leader Giorgia Meloni. Per assurdo, se volessimo provocatoriamente quasi invertire i termini della questione: una certa forma di razzismo sembra data più dal colore politico del mio compagno che dal colore della mia pelle. E poiché nel passato io di pregiudizi razziali qualcuno l’ho dovuto affrontare, mi auguro che almeno in questa occasione mi si lasci fuori da questioni che non mi appartengono”.

Mendez a Libero: “Stimo Giorgia Meloni, donna lungimirante”

L’Italia è un Paese “profondamente accogliente e propenso all’integrazione”, afferma Mendez anche in questo caso sminando il terreno da bufale. “Credo che vada aperta una riflessione seria sulla questione della cittadinanza. Ma credo anche che la lungimiranza del presidente Giorgia Meloni, una donna che stimo al di là dei ruoli e al di là del colore politico, sarà la chiave giusta: per poter trovare soluzioni condivise e che facciano l’interesse degli italiani”. E poi conclude alla grande: “italiano non è soltanto chi in Italia ci nasce: italiano è anche chi questo Paese lo ama, lo rispetta, lo onora”.

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