Ilaria Salis, show a Bruxelles contro Orban e l’Ungheria: “Sono qui grazie agli antifascisti”
Il suo show è arrivato nel giorno prima dell’atteso intervento in aula, a Bruxelles, del premier ungherese, Viktor Orban, domani in plenaria. Ilaria Salis ha preso la parola per parlare male di quel Paese, colpevole di averla arrestata con l’accusa di aver dato alla caccia, con bastoni e martelli, a estremisti di destra mischiandosi a gruppi di picchiatori rossi.
Ilaria Salis e le accuse all’Ungheria e a Orban
“Io ho conosciuto l’Ungheria dal suo lato peggiore, da dentro un carcere. Sono stata imprigionata per 15 mesi in custodia cautelare. Ho già denunciato ampiamente le condizioni di detenzione e tra l’altro sono stata sottoposta a un processo politico con una sentenza già scritta prima ancora che dai giudici da numerosi esponenti del governo ungherese non ultimo il presidente Orban. Quando un mese fa è venuto in visita in Italia, mi ha definito come una criminale, come se fossi realmente colpevole di quei reati di cui mi hanno accusato senza che ci fosse nessun tipo di sentenza”, ha detto l’eurodeputata di Avs (The Left), Ilaria Salis, in una conferenza stampa al Parlamento europeo. “Io oggi sono qui grazie alla solidarietà di decine di migliaia di cittadini antifascisti. Ma la vicenda del processo contro gli antifascisti in Ungheria non è ancora conclusa. Oggi si trova in carcere Maja, che è un’attivista tedesca. E’ una persona non binaria e anche lei si trova in detenzione cautelare in carcere e non è ancora stata fissata per lei nessuna data di processo”, ha aggiunto.
” I diritti delle minoranze e dei migranti sono calpestati e il razzismo è sdoganato dal governo”, ha aggiunto Salis, che poi ha sottolineato: “Io ho conosciuto l’Ungheria dal suo lato peggiore, da dentro un carcere. Sono stata sottoposta ad un processo politico con una sentenza già scritta da esponenti del governo ungherese tra cui il premier Orban”.
Strali anche sull’ospitata di Orban a Pontida
“Non ci sorprendono i legami di Viktor Orban con le peggiori destre europee, perché condividono gli stessi valori, sovranisti, nazionalisti e autoritari. Non ci stupisce il fatto che abbia partecipato alla festa della Lega Nord a Pontida, che abbia fondato il gruppo dei Patrioti”, ha poi aggiunto la Salis, secondo cui “Orban e i suoi sodali sovranisti sono una variante autoritaria del capitalismo globale. Si pongono in modo falso come difensori delle classi popolari, quando in realtà lavorano sul vantaggio delle élite economiche nazionali. Sono un ostacolo all’amicizia alla solidarietà e la fratellanza fra i popoli e rappresentano anche una minaccia per tutti i cittadini che vogliono vivere in libertà in Europa”.