Italia-Albania, Ricolfi: nessuno dice agli italiani che l’operazione costa 2 euro a migrante
Qual è il sentimento degli italiani sul protocollo Roma-Tirana? Condividono la bocciatura tranchant del centrosinistra o fanno il tifo per la premier Meloni? Il tema è affrontato sul Messaggero dal sociologo Luca Ricolfi che prende spunto dai tanti sondaggi usciti in questi giorni di roventi polemiche. A una prima e frettolosa lettura si direbbe che gli italiani non abbiano gradito. Le critiche alla politica del governo sui migranti sembrano superiori ai commenti favorevoli.
Italia Albania, gli italiani non gradiscono l’accordo?
Con numeri diversi Euromedia Research, YouTrend e Swg certificano la vittoria del partito dei contrari. Ma non per ragioni umanitarie ma per la convinzione, circolata sui media, che l’operazione abbia costi stellari. Ricolfi va oltre le cifre e si interroga su un’apparente contraddizione, come mai i sondaggi elettorali certificano nello stesso periodo un crescente consenso per Fratelli d’Italia stabilmente prossimo al 30%? Per interpretare a dovere i sondaggi a dovere, secondo il sociologo, è necessario capire perché la maggioranza degli italiani boccerebbe l’intesa tra Italia e Albania. Ed è su questo terreno che arrivano risposte sorprendenti. “Sono relativamente pochi i cittadini che osteggiano l’esperimento albanese per ragioni di principio, umanitarie, o di diritto. Nel sondaggio YouTrend, sono solo il 23% coloro che si dicono contrari perché l’accordo “viola i diritti umani”. Nel sondaggio Swg i contrari in quanto l’accordo “viola il diritto internazionale” scendono addirittura al 15%, appena 1 italiano su 7.
I sondaggi dovrebbero capovolgere le domande
La verità è che le critiche si basano sulla tesi che il modello targato Meloni non funzionerà o che sottragga troppo denaro pubblico. La quota di scettici è pari al 30% nel campione di Euromedia e al 33% nel campione Swg. “Ma il segmento più interessante – scrive il sociologo – è quello di coloro che giudicano negativamente l’esperimento albanese per i suoi costi”. Che è esattamente il racconto delle opposizione, smentito dai numeri. Al termine dell’articolo si scoprirà l’irrisorio costo dell’operazione, poco più di due euro a migrante. Nel campione YouTrend gli spaventati dai costi sono il 32%, nel campione Euromedia sono il 34%. In breve 1 cittadino su 3 disapprova l’accordo perché costerebbe troppo. L’operazione, stando al racconto dei media e della sinistra, sarebbe costata 1 miliardo di euro, le trasferte dei 16 migranti sarebbero costate, da sole, 250 mila euro (15 mila euro a migrante), insomma una vera follia. Di qui la perplessità dei cittadini.
Ricolfi smonta il racconto dei media sui costi dell’operazione
“Qui mi accontento di osservare che la stragrande maggioranza dei cittadini (compresi alcuni giornalisti e commentatori) non ha la minima percezione degli ordini di grandezza in gioco. Al punto – osserva Ricolfi – che non è raro sentire anche illustri opinionisti confondere i milioni con i miliardi. A molti sembra sfuggire, ad esempio, che una cifra che può apparire enorme in un contesto familiare (1 milione di euro), ha un peso completamente diverso in contabilità nazionale”. Andando a spulciare i numeri si scopre che i 650 milioni di euro in 5 anni sono stati presentati come se l’ammontare fosse di 1 miliardo e in un solo anno. “Per capire quanto possa essere forviante ragionare sulle cifre dimenticando che stiamo parlando di voci di contabilità nazionale, vorrei fornire qualche termine di paragone fra voci di spesa riportando tutto a una dimensione familiare”.
La sanità costa 500 euro ad abitante, l’intesa Roma-Tirana 2,2 euro a migrante
Negli ultimi anni il valore annuo della spesa sanitaria è di circa 2300 euro per abitante (compresi bambini e i neonati). Il costo annuo del superbonus è stato di circa 500 euro per abitante. La spesa totale per l’accoglienza è dell’ordine di 50 euro all’anno per ogni abitante. E il costo “vergognoso” dell’esperimento Albania? “Tenetevi forte -scrive Ricolfi – 2,2 euro per abitante all’anno (il costo di 2 caffè). E il costo dell’intera operazione Albania, spalmato su 5 anni? ben 11 euro per abitante. Di qui un dubbio: siamo sicuri che gli intervistati che si sono dichiarati contrari all’operazione Albania perché troppo dispendiosa avessero idea che il costo per abitante era di 2 euro l’anno? O sapessero di averne sborsati 500 per permettere a 1 famiglia su 20 di ristrutturare case e ville?”