La Bce taglia i tassi di 25 punti base: ecco di quanto si abbassano le rate del mutuo
Il Consiglio direttivo della Bce ha deciso all’unanimità un nuovo taglio di 25 punti base dei tre tassi di interesse di riferimento. La misura era ampiamente attesa dagli analisti ed è stata comunicata dopo la conferma arrivata da Eurostat sull’inflazione scesa a settembre all’1,7%. Il taglio implica che i tassi d’interesse sui depositi presso la Banca centrale, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale saranno ridotti rispettivamente al 3,25%, al 3,40% e al 3,65%, con effetto dal 23 ottobre. Per le famiglie significa, tra l’altro, un abbassamento della rata del mutuo.
Tajani: “Bene il taglio dei tassi da parte della Bce. Ora continui a ridurli”
“Ben venga il taglio dei tassi, mi pare una scelta che va nella giusta direzione. L’importante è che la Bce non si fermi e continui a ridurre il costo del denaro”, ha commentato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando di “messaggio positivo per i mercati e le economie reali dei Paesi dell’Ue”.
Eurotower: “Decisione che scaturisce dalla valutazione sull’inflazione”
Eurotower ha sottolineato che “la decisione di ridurre il tasso sui depositi presso la Banca centrale, tasso mediante il quale il Consiglio direttivo orienta la politica monetaria, scaturisce dalla valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria”. “Le ultime informazioni sull’inflazione – si legge ancora nella nota della Bce – indicano che il processo disinflazionistico è ben avviato. Le prospettive di inflazione sono inoltre influenzate dalle recenti sorprese al ribasso degli indicatori dell’attività economia. Nel contempo, le condizioni di finanziamento rimangono restrittive”.
La soddisfazione delle associazioni dei consumatori
La decisione di tagliare i tassi è stata accolta con soddisfazione anche dalle associazioni di consumatori. L’Unc ha calcolato in circa 18 euro al mese, vale a dire 216 euro l’anno, il risparmio che ne deriverà. Il calcolo è stato fatto considerando l’ultimo Taeg comunicato da Bankitalia, 4,1%, e l’importo e la durata media di un mutuo. Per il Codacons, che ha preso in esame le tipologie di mutuo più diffuse in Italia, il risparmio sarà compreso tra i 13 e i 30 euro al mese.
L’impatto del taglio dei tassi sulle rate del mutuo: ecco le proiezioni
Secondo questi calcoli, per un mutuo a 20 anni di importo compreso tra i 100mila e i 200mila euro, il risparmio sulla rata mensile varia tra i 13 e i 27 euro, pari a calo della spesa annua tra i 156 e i 324 euro. Se il finanziamento ha una durata di 30 anni, il taglio dei tassi dello 0,25% produrrà un risparmio medio tra i 15 e i 30 euro sulla rata mensile, ovvero tra i 180 e i 360 euro annui. Per un mutuo da 125mila euro a 25 anni, invece, il taglio si traduce in un risparmio di circa 17 euro al mese, con un impatto da 204 euro su base annua.
“Non abbiamo ancora spezzato le reni all’inflazione, ma ci siamo quasi. Nei prossimi mesi non avremo numeri al di sotto del nostro target” anzi in rialzo, ma “non ne saremo sorpresi né balzeremo a conclusioni affrettate”, ha affermato la presidente della Bce Christine Lagarde in conferenza stampa dopo la riunione del Consiglio Direttivo, che si è svolta a Lubiana. Lagarde ha aggiunto che alla Bce, per l’Eurozona, “in base ai dati non vediamo una recessione” in arrivo, ma piuttosto “un soft landing” dopo gli ultimi anni difficili. “Quanto alla crescita – ha aggiunto – ci preoccupa per il suo impatto sull’inflazione”.