La Cina minaccia ancora Taiwan di usare la forza: “Non rinunceremo alla violenza contro i separatisti”

16 Ott 2024 17:00 - di Gabriele Caramelli

Continuano a crescere le tensioni tra Cina e Taiwan dopo le esercitazioni militari del dragone attorno all’isola indipendente. La Repubblica popolare cinese ha sfidato recentemente i propri vicini indipendenti attraverso le parole del portavoce estero cinese, Chen Binhua. Stando alle asserzioni del diplomatico, la Cina sarebbe pronta ad agire per una riunificazione pacifica ma senza rinunciare all’uso della violenza contro i separatisti. Affermazioni che sembrano rappresentare più una contraddizione che una presa di posizione coerente. La Cina minaccia Taiwan, mentre cresce l’inquietudine anche in Giappone.

La Cina minaccia Taiwan, Chen Binhua: “Contro le forze esterne”

Il portavoce dell’ufficio per gli affari esteri di Taiwan ha detto: «Siamo disposti a impegnarci per la prospettiva di riunificazione pacifica con la massima sincerità e impegno» ma «non ci impegneremo mai a rinunciare all’uso della forza». Forse lo scopo della Repubblica popolare cinese è quello di confondere il nemico, viste anche le recenti provocazioni. Tuttavia sembra che l’obiettivo cinese sia quello di isolare le “forze esterne” per sconfiggere gli “esigui” separatisti. Quando la Cina parla di forze esterne, probabilmente il pensiero è rivolto verso il blocco occidentale, di cui ovviamente fanno parte anche e soprattutto gli Stati Uniti.

Perché la Cina non vuole rinunciare alla forza

Le ultime manovre cinesi nelle acque di Taiwan, così come la presenza record di 153 aerei militari cinesi nei cieli dello spazio insulare già da ieri rappresentano un rischio enorme per un’escalation in Asia. L’obiettivo primario della Cina sembra essere quello di esibire una grande quantità di armamenti per scoraggiare il governo taiwanese, accompagnando le proprie azioni con una struttura dialettica aggressiva dal punto di vista diplomatico. Le preoccupazioni nei confronti del suo atteggiamento non mancano anche da terze parti: persino il governo di Tokyo ha espresso il proprio timore per quanto accaduto negli ultimi giorni.

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