“La mia vita fantastica”: l’ultima lettera di Sammy Basso è da brividi, Meloni la rilancia sui social

12 Ott 2024 11:12 - di Federica Argento
Sammy Basso lettera

Un ultima lettera da brividi quella letta a migliaia di persone che si sono raccolte al campo sportivo di Tezze sul Brenta per i funerali di Sammy Basso: il biologo 28enne affetto da progeria scomparso sabato scorso dopo avere ricevuto un premio ad Asolo.  Sono soprattutto giovani ma anche tutti coloro che hanno avuto modo di conoscere un uomo dalla personalità speciale: un giovane colto e generoso che aveva voluto laurearsi in biologia molecolare all’Università di Padova; per poter trovare una cura alla sua malattia ma soprattutto per curare le persone affette da progeria: una malattia rara che causa un invecchiamento precoce, di cui soffrono 150 persone al mondo. La funzione è stata animata dai Mendicanti di sogni, associazione della quale Basso faceva parte e a cui partecipava per raccogliere fondi per la ricerca.

Ha commosso nel profondo una lettera di Sammy Basso, scritta tempo fa, che il biologo aveva preparato per essere diffusa quando non ci sarebbe stato più. Una lezione, un inno alla vita che la premier Meloni ha voluto rilanciare sui social pubblicandola integralmente. “Questa lettera di Sammy Basso è un incredibile messaggio di forza e speranza. Con parole semplici e toccanti, Sammy ci ricorda il valore della vita e dell’amore; lasciando un’eredità di coraggio e di fede. Un insegnamento profondo per ciascuno di noi. Ci tengo a pubblicarla perché mi ha toccata profondamente. E perché credo che dovrebbero leggerla tutti”.

L’ ultima lettera di Sammy Basso

Basso l’aveva scritta nel 2017, la sua ultima testimonianza, una grande lezione: “Ho vissuto la mia vita felicemente, senza eccezioni, e l’ho vissuta da semplice uomo, con i momenti di gioia e quelli difficili”. “Brindate alla mia e alla vostra salute, e siate allegri”, ha scritto ancora Basso. “Non so il perché e il come me ne andrò da questo mondo: sicuramente in molti diranno che ho perso la mia battaglia contro la malattia”, si legge ancora.  “Non ascoltate! Non c’è mai stata nessuna battaglia da combattere. C’è solo stata una vita da abbracciare per com’era: con le sue difficoltà, ma pur sempre splendida, pur sempre fantastica. Né premio né condanna, semplicemente un dono che mi è stato dato da Dio”. “Non volevo morire, non ero pronto per morire, ma ero preparato. L’unica cosa che mi dà malinconia è non poter esserci per vedere il mondo che cambia e che va avanti; ricordatemi pregando, ricordandomi bevendo un bicchiere di vino. Ricordatemi facendo festa. So che soffrirete, cercate di non soffermarvi troppo nel dolore”.

“Prendete un bicchiere e brindate. Così voglio essere ricordato”

“Se vorrete ricordarmi invece, non sprecate troppo tempo in rituali vari, pregate, certo, ma prendete anche dei bicchieri, brindate alla mia e alla vostra salute, e siate allegri. Ho sempre amato stare in compagnia, e perciò è così che vorrei essere ricordato”.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *