La Russia ordina l’arresto dei giornalisti Rai Simone Traini e Stefania Battistini: chiesta l’estradizione

8 Ott 2024 9:27 - di Marta Lima

La Russia non molla la presa sulla stampa e ordina l’arresto in contumacia dei giornalisti Rai Simone Traini e Stefania Battistini, da settimane sotto accusa per “attraversamento illegale del confine” dall’Ucraina, e fuori dal territorio della Federazione russa dopo aver raccontato in estate l’incursione ucraina a Kursk. Secondo i media russi, un tribunale della regione di Kursk ha chiesto l’estradizione in Russia e l’arresto di Battistini e Traini per “attraversamento illegale” del confine e ha ordinato la “custodia cautelare” in territorio russo o “dal momento dell’estrazione”.

L’Fsb in Russia ha incriminato ieri anche altri due giornalisti stranieri per il passaggio illegale del confine all’altezza della regione di Kursk. Si tratta di Kurt Pelda, corrispondente della Swiss Sn, e Catherine Norris Trent, di France 24 Tv. I casi aperti dallo scorso 17 agosto coinvolgono 14 giornalisti stranieri, tra cui due italiani.

Arresto dei giornalisti Battistini e Traini, la reazione del ministro Tajani

“Il mandato d’arresto russo contro due giornalisti del TG1Rai è una ulteriore forma di persecuzione nei confronti della libertà di stampa”, ha scritto ieri il ministro degli Esteri Antonio Tajani su X. “Il governo italiano – conclude Tajani – sarà sempre schierato a difesa del diritto di una informazione indipendente”. Scontato, dunque, il no a una richiesta di arresto e di estradizione da parte della Russia.

Sempre ieri, è arrivata la notizia che due cittadini americani sono stati condannati in Russia a lunghe pene detentive in due diversi casi giudiziari. I tribunale della città di Mosca ha condannato il 72enne Stepehn Hubbard sei anni e dieci mesi di carcere dopo essere stato accusato di aver combattuto in Ucraina come mercenario. Il processo si è svolto quasi tutto a porte chiuse. Era detenuto dall’aprile del 2022. Ma il suo caso è diventato pubblico solo lo scorso 27 settembre, quando è iniziato il processo a suo carico a Mosca.

Secondo l’accusa ad Hubbard, che nel 2014 si era stabilito a Izium, nella regione di Kharkiv, occupata dalle forze russe per alcuni mesi poco dopo l’inizio dell’invasione, erano stati offerti l’equivalente di mille dollari al mese per operare insieme alle unità di difesa territoriali ucraine. Secondo le autorità russe, avrebbe ammesso la sua colpevolezza. Sempre secondo informazioni russe Hubbard era originario di Big Rapids, nel Michigan. Il tribunale distrettuale centrale di Voronezh ha condannato a sette anni e un mese di carcere, da scontare in una colonia penale a regime speciale, Robert Gilman, anche lui cittadino americano, ha reso noto l’ufficio della procura regionale.

 

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