La sfida della transizione energetica: conciliare energie rinnovabili e digitalizzazione

29 Ott 2024 15:31 - di Mauro Rotelli
Energia

Come noto, le commissioni Ambiente e Attività Produttive della Camera dei deputati si stanno preparando ad esprimere un parere sul testo unico per le energie rinnovabili, un documento che accompagnerà il provvedimento fino alla definitiva approvazione in Consiglio dei ministri e a cui il governo sarà tenuto a dare attenzione.

L’obiettivo del testo unico è chiaro: velocizzare la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili (Fer), in linea con il target europeo “Fit for 55” che prevede un incremento di 80 Gw di capacità installata entro il 2030. Tuttavia, questo obiettivo, ambizioso e necessario per la transizione energetica, impone nuove sfide legate alla sostenibilità territoriale. Il provvedimento velocizza e semplifica i processi autorizzativi per i nuovi impianti, nonché il “revamping” e il “repowering” degli impianti esistenti.

Questa seconda ipotesi, allunga il ciclo di vita di tali infrastrutture e il loro impatto sui territori. È fondamentale dunque che la semplificazione non comprometta le legittime esigenze di tutela paesaggistica, di promozione del turismo e della salute delle comunità locali.

Il ruolo dei Comuni e delle Regioni nella gestione delle Fer

Per armonizzare il potenziamento delle Fer con la protezione del territorio, sarà fondamentale coinvolgere in modo incisivo i Comuni, le Regioni e il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase), i quali dovranno esprimersi sulla compatibilità degli impianti. Dall’altra parte, resta cruciale fornire ai comuni gli strumenti per pianificare e controllare questa rapida diffusione delle Fer, evitando conflitti territoriali e pianificando in modo sostenibile nell’interesse dei cittadini e degli operatori.

La transizione digitale e l’aumento della domanda energetica

Oltre alla crescita delle Fer, la nostra Nazione deve considerare la grande domanda energetica generata dalla digitalizzazione. La transizione digitale, con il crescente impiego di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, sta spingendo la domanda energetica a nuovi livelli. I data center, infrastrutture essenziali per la gestione e l’archiviazione di dati, sono noti per il loro elevato consumo di energia. Non a caso, il Mase ha redatto delle linee guida sulla sostenibilità dei data center, e a livello internazionale si riflette su soluzioni estreme, come la riapertura di centrali nucleari, per soddisfare le esigenze energetiche di colossi tecnologici.

Conciliare energie rinnovabili e digitalizzazione

La sfida, dunque, è doppia: rendere sostenibile il modello di sviluppo energetico e, al contempo, garantire che la digitalizzazione non comprometta il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione. Per l’Italia, si tratta di adottare un mix energetico equilibrato e puntare su una neutralità tecnologica capace di rispondere sia alle necessità energetiche delle Fer sia a quelle della digitalizzazione.

In conclusione, il testo unico sulle rinnovabili rappresenta un passo avanti verso la semplificazione e accelerazione della transizione energetica, ma richiede una gestione attenta per non minare l’equilibrio tra decarbonizzazione, tutela del territorio e benessere delle comunità locali. Solo con un approccio integrato e una pianificazione a lungo termine sarà possibile promuovere un futuro sostenibile che valorizzi sia l’ambiente che le potenzialità della trasformazione digitale.

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