Le agenzie di rating Fitch e S&P promuovono l’Italia: “Governo stabile”, “Prospettive rosee”

19 Ott 2024 9:00 - di Luisa Perri
agenzie rating

“I giudizi delle agenzie di rating sono il risultato dell’azione responsabile del governo, che si traduce in credibilità per l’Italia”. Il commento arriva nella notte, a formularlo con legittima soddisfazione il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, dopo i giudizi arrivati dagli Stati Uniti, a Borse internazionali chiuse, da parte delle agenzie Fitch e Standard and Poor’s. 

“Governo stabile, piano fiscale credibile, prospettive rosee”

Due promozioni su due: altrettanto eccellenti. Dato ancora più significativo, dato che arriva a pochi giorni dal varo della manovra di bilancio. Entrambe le agenzie confermano il rating BBB, e Fitch alza l’outlook da stabile a positivo, parlando di “piano fiscale credibile” e di una “situazione politica stabile”. S&P, che ha mantenuto l’outlook stabile, parla di “prospettive di crescita del pil italiano rosee”, con l’economia attesa crescere di circa l’1% nel periodo 2024-2025 rispetto allo 0,2% del decennio precedente alla pandemia.

La maggiore sfida per l’Italia resta l’elevato debito, problema atavico che il governo Meloni, in carica da appena due anni, ha ovviamente ereditato. “Al 135% del pil nel 2024 è fra i più alti” e si muove verso il 138% nel 2027. Questo è preoccupante perché limita la capacità del governo di effettuare investimenti a sostegno della crescita”, osserva l’agenzia di rating, spiegando che sull’aumento del debito pesano principalmente aggiustamenti legati al Superbonus.

Le agenzie di rating promuovono l’Italia nonostante l’elevato debito

S&P osserva comunque un miglioramento della traiettoria fiscale. L’Italia è infatti attesa raggiungere un saldo primario l’anno prossimo mentre il deficit è previsto scendere sotto il 3%, al 2,9%, nel 2027. S&P cita anche alcune sfide strutturali dell’Italia, e fra queste l’invecchiamento della popolazione.

Fitch dal canto suo sostiene che la credibilità di bilancio dell’Italia è aumentata, e come il budget 2025 mette in evidenza l’impegno del governo verso le regole fiscali dell’Ue”. E a giudicare dall’andamento del differenziale tra i rendimenti dei titoli di stato italiani e quelli tedeschi, il clima generale lascia presagire una maggiore fiducia rispetto al passato. Prova ne è che lo spread tra Btp e Bund a 10 anni è sceso sotto i 118 punti base, ai minimi degli ultimi tre anni.

Dopo Fitch e S&P, il 25 ottobre sarà la volta di Dbrs. Mentre il 22 novembre ad aggiornare il giudizio sui Btp anche Moody’s: attualmente è l’agenzia che mantiene il rating più basso sui titoli italiani, al livello Baa3 e outlook stabile, il più basso tra i giudizi di “investment grade”, ovvero a un passo dai titoli considerati spazzatura.

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