Le “vedove” di Amadeus insultano Rai1 per giustificare il flop sul Nove. Il disperato tutorial di Ama su X (video)

5 Ott 2024 17:12 - di Angelica Orlandi
Amadeus Rai1 Nove

I flop continui di Amadeus non fanno retrocedere i tele ossessionati anti Rai in salsa anti-meloniana. Per il conduttore approdato sul Nove per scelta professionale valgono tutte le giustificazioni possibili e immaginabili per spiegare la “perdita” dell’ex conduttore.  Persino affermare che i teleutenti italiani hanno una sorta di paresi alle mani tale da non sapersi spostare dal tasto uno del telecomando al nove. Non abbiamo le traveggole, è stato affermato e scritto proprio così in queti giorni.  Non basta il 2,6 di share (incassato venerdì) per dire una cosa semplice, quasi banale: Amadeus ha sbagliato le scelte, il programma non funziona. Capita anche ai fuoriclasse, non ci sarebbe nulla di male ad ammetterlo. Anche Maradona ha sbagliato un rigore. Invece la vulgata – come la definisce Libero- veicolata dai giornaloni si arrampica sugli specchi per giustificare il conduttore e condannare chi non lo segue nella nuova avventura. Gli stessi che si avventarono contro Rai e governo quando Amadeus decise di accettare l’offerta del Nove.

Dal Corriere al Messaggero fior di critici tv hanno dato colpe bizzarre al fallimento di “Chissà chi è”. La responsabilità è dei telespettatori “pigri” che sono abbarbicati sul tasto 1 del telecomando; e chissà per quale problema alle articolazioni sarebbero impediti di passare al tasto 9 , troppo lontano sulla tastiera.

Le lunari giustificazioni dei flop di Amadeus sul Nove dei difensori d’ufficio

L’utente è dipinto così: «Super-abitudinario, loro di schiacciare un numero diverso del telecomando non ne vogliono sapere». La colpa, in soldoni. Sarebbe della “maledetta” Rai1 che chissà come ipnotizzerebbe mani e mente degli italiani. A tal punto è risibile la difesa d’ufficio che qualche critico sta sconsigliando Amadeus di avventurarsi in altri format, come l’intenzione di riportare in onda la celebre “La Corrida” di Corrado. Qua si arriva alla critica preventiva: non ti avventurare, Amadeus. Perché la variabile impazzita del pubblico di Rai1 ti punirà.

“Tutta colpa di Rai1”

«La Corrida è soprattutto adatta a quel pubblico di Rai1 che non si è schiodato dal primo canale», è il ragionamento che si fa ad esempio sul Corriere, riporta Libero. Il pubblico è definito «tonto, pigro, abitudinario». Quanto la scusante sia risibile lo si deduce dal fatto che oggi il telecomando in sé rappresenta un’anticaglia: oggi già i ragazzini cambiano canale usando Alexa. Il concetto stesso di “canale” in tv è un reperto del passato: oggi vanno in voga le app, si consulta il web che suggerisce i film, i programmi per ogni fascia oraria.

Ipotizzare che solo nella fascia oraria in cui va in onda Amadeus si verifichi questa “artrite” alle mani è lunare. Fa da parallelo a questa difesa d’ufficio di Amadeus il giudizio dei critici su De Martino. Che ha ereditato “Affari tuoi” su Rai1. Il conduttore e il programma stanno andando alla grande, ebbene il successo è motivato così: il pubblico si abitua a tutto: è il format che fa la fortuna del programma e non chi lo conduce. Per le vedove di Amadeus e per i denigratori di De Martino preso ad emblema della Rai meloniana questi sarebbe un essere insignificante che si avvale dell’onda lunga di un canale e di un pubblico che da lì non scioda, nemmeno se ci andasse la sottoscritta o un passante occasionale.

Amadeus deve essere proprio disperato per fare un tutorial su X per attirare telespettatori sul Nove in ogni modo.

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