L’intervento. Energia nucleare: investimento strategico per la crescita sostenibile dell’Italia

20 Ott 2024 13:12 - di Marco Mele*

Sono diverse le teorie economiche in grado di fornirci un quadro utile per comprendere la relazione tra energia nucleare di nuova generazione e crescita economica del nostro Paese. E’ opportuno ricordare la teoria della crescita endogena, sviluppata da economisti come Paul Romer e Robert Lucas, che evidenzia il ruolo cruciale dell’innovazione e del capitale umano come variabili essenziali per la crescita economica. In questo contesto, gli investimenti nel settore nucleare possono stimolare lo sviluppo tecnologico e le competenze della forza lavoro. Le centrali nucleari richiedono tecnologie avanzate e personale altamente specializzato, con conseguenti opportunità per la formazione e per la ricerca.

Investire nell’energia nucleare creerebbe non solo nuovi posti di lavoro, ma anche spillover tecnologici di cui potrebbero beneficiare altri settori, come l’ingegneria e la medicina. Un altro importante modello economico che è corretto richiamare è quello di Robert Solow, che evidenzia l’importanza dell’energia come input nella produzione. L’energia nucleare, in quanto fonte stabile e continua, è in grado di migliorare l’efficienza delle aziende, consentendo loro di operare in modo più produttivo. Un aumento di efficienza che può tradursi in una maggiore produzione e, quindi, in un incremento del PIL. L’energia nucleare tende inoltre, a lungo termine, a mantenere costi di produzione stabili, riducendo l’incertezza per le imprese, che potrebbero fare nuovi investimenti.

La teoria della crescita sostenibile enfatizza infine l’interconnessione tra crescita economica e sostenibilità ambientale. L’energia nucleare, riducendo le emissioni di carbonio, potrebbe contribuire ad una crescita che non compromette il futuro del pianeta. La sua integrazione nel mix energetico faciliterebbe la transizione verso fonti rinnovabili, creando un sistema energetico più resiliente. Le teorie economiche forniscono un quadro solido a supporto dell’opportunità di investire nell’energia nucleare in quanto motore per la crescita economica ecosostenibile.

L’energia nucleare non è solo una fonte di energia, ma una strategia per affrontare le sfide ambientali, stimolare l’innovazione e promuovere lo sviluppo economico. Ed è necessario ricordare che, se venisse inserito nel futuro mix energetico nazionale il 22% di nucleare l’Italia potrebbe risparmiare fino a 34 miliardi l’anno, come annunciato dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Pichetto che ha anche recentemente dichiarato che saranno pronti, entro fine mese, i risultati della Piattaforma nazionale per un nucleare sostenibile istituita al Mase ed un ddl per il riordino della materia entro l’anno. Segnali assolutamente positivi che fanno ben sperare per un utilizzo futuro del nucleare, ovviamente di nuova generazione, che può giocare un ruolo cruciale nella transizione verso un futuro energetico più sostenibile, con ricadute economiche importanti per il Paese.

*Amministratore delegato Sfbm

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