Lollobrigida: “Due anni di sfide e risultati. L’Italia sempre più forte e competitiva, dal campo alla tavola”
Due anni di sfide, scelte e risultati: Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, affida ai social il bilancio del suo lavoro. Con un post diretto e senza fronzoli, rilancia l’impegno del governo Meloni per sostenere i settori primari italiani. Una strategia che, tra promesse mantenute e nuove sfide all’orizzonte, punta a rendere l’Italia sempre più forte e competitiva, dal campo alla tavola.
Lollobrigida, due anni di sfide e risultati economici, culturali e identitari
«Il Ministero ha assunto una nuova denominazione, inserendo la Sovranità Alimentare come elemento caratterizzante l’azione dell’esecutivo in questo settore», esordisce Lollobrigida. Una scelta di nome che, secondo il Ministro, rappresenta un segnale forte per sottolineare l’importanza dell’agricoltura, della pesca e dell’agroalimentare per il Paese, settori considerati «strategici in termini economici, culturali e identitari».
Sovranità Alimentare di nuovo protagonista: «Produzione, sviluppo e difesa dei lavoratori»
Il Ministro ricorda che l’Italia ha ripreso a considerare centrali la produzione, lo sviluppo e la difesa dei lavoratori del comparto, puntando a valorizzare le filiere nazionali e a promuovere l’eccellenze del territorio. «Dal primo giorno abbiamo lavorato per difendere gli interessi degli italiani e della nostra Nazione», afferma, spiegando come il Governo abbia investito in risorse mai viste prima nella storia della Repubblica: «Abbiamo mantenuto gli impegni assunti in campagna elettorale, adottando importanti provvedimenti legislativi di semplificazione e programmi di investimento.», aggiunge.
Orgoglio: “L’Italia un modello di riferimento”
Lollobrigida elenca poi i principali risultati raggiunti: il raddoppio dei fondi PNRR, il Decreto Agricoltura con circa 10 miliardi di euro per sostenere il settore, e il divieto del cibo sintetico, una decisione che ha reso l‘Italia un modello di riferimento per altre nazioni. Inoltre, fa notare la creazione del fondo per le emergenze climatiche e per la sovranità alimentare, nonché la lotta contro le speculazioni sui terreni agricoli e il potenziamento della produzione di energia solare attraverso impianti agrisolari.
All’altezza delle sfide internazionali ed europee
Sul fronte internazionale, il ministro ricorda la presenza dell’Italia in numerosi eventi globali, come il G7 Agricoltura e Pesca, e l’impegno per aprire nuovi mercati e consolidare quelli esistenti. «Abbiamo portato avanti una strategia di consolidamento internazionale», afferma Lollobrigida, sottolineando «siamo stati all’altezza del dinamismo del Governo in politica estera, smentendo chi aveva previsto l’isolamento della nostra Nazione».
In Europa, il governo ha difeso con fermezza gli interessi nazionali nei Consigli sull’Agricoltura e Pesca. «Siamo stati la prima Nazione ad aver vietato il cibo “sintetico” e siamo orgogliosi di essere, anche in questo, divenuti un modello che molti altri Stati imitano in Europa e nel Mondo», ricorda Lollobrigida.
Impegno in tutti i campi
Il ministro non manca di menzionare l’impegno nelle emergenze, dalla lotta al granchio blu alla Peste Suina Africana, e le azioni contro il caporalato, perché «la qualità del Made in Italy deve andare di pari passo con la dignità dei lavoratori» La candidatura della cucina italiana a Patrimonio Unesco è, secondo Lollobrigida, un ulteriore segnale di promozione e valorizzazione delle eccellenze italiane, non solo a livello gastronomico ma anche culturale e paesaggistico.
“Grazie italiani”
Il ministro dedica infine un ringraziamento ai protagonisti di questi due anni: agricoltori, pescatori, allevatori, cuochi e sommelier, assieme alle forze dell’ordine, e al personale del ministero, per il loro impegno nella difesa e valorizzazione del settore. «La nostra cifra distintiva è il lavoro di squadra», conclude Lollobrigida, promettendo di continuare lungo la strada intrapresa, perché «l’agricoltura è identità, sviluppo, tradizione, innovazione e opportunità. L’Italia che fa sistema vince e convince».