Lotta globale ai trafficanti di uomini: il G7 Interno adotta un “Action plan” con cinque pilastri

4 Ott 2024 18:04 - di Sveva Ferri
action plan g7

Cinque pilastri per un “piano d’azione” di lotta ai trafficanti di uomini. I ministri dell’Interno del G7, riuniti a Mirabella Eclano, in Irpinia, hanno sottoscritto un patto che rende operativa la volontà di contrastare i criminali che sfruttano la disperazione dei migranti. Ad annunciare l’adozione di questo “Action plan” è stato il ministro Matteo Piantedosi, al termine del vertice, che ha dato seguito agli impegni assunti dal G7 di Borgo Egnazia e, prima ancora, alla determinazione del premier Giorgia Meloni di dare vita a “un’alleanza internazionale” contro i trafficanti di uomini.

Il G7 Interno adotta un “Action plan” contro i trafficanti di uomini

Meloni ne parlò a marzo quando, nel corso della sua visita a Washington, propose con successo quel patto a Joe Biden. Ora il passo ulteriore: l’adozione del piano da parte di tutti e sette i grandi. “Abbiamo ribadito che la priorità è smantellare i cartelli dei trafficanti di esseri umani”, ha spiegato Piantedosi, dando conto in conferenza stampa del vertice e ricordando che lo sfruttamento della disperazione dei migranti porta alle casse delle organizzazioni criminali “profitti stimati per difetto in almeno 6,7 miliardi di dollari l’anno”.

I “cinque pilastri” del piano d’azione

I cinque pilastri illustrati da Piantedosi parlano principalmente di una volontà di prevenire queste azioni criminali. Prevedono, infatti, il rafforzamento delle capacità investigative e operative delle forze di polizia, anche attraverso l’avvio di azioni congiunte e la creazione di una rete di unità specializzate in crimini e indagini nel campo del traffico di migranti e della tratta di persone; il rafforzamento della cooperazione internazionale, giudiziaria e di polizia; l’intensificazione della cooperazione con i Paesi terzi di origine e di transito dei flussi migratori irregolari; lo sviluppo e la promozione di campagne di informazione e sensibilizzazione; l’implementazione del monitoraggio dei flussi in modo da anticipare le tendenze. Una particolare attenzione, ha osservato Piantedosi, “dovrà essere dedicata alla dimensione virtuale perché i servizi offerti dai trafficanti sono sempre più spesso pubblicizzati sui social media. Motivo per cui sarà fondamentale la collaborazione con i principali internet providers”.

Fidanza: “Il piano scrive nero su bianco quello che FdI dice da sempre”

“Il piano d’azione adottato dal G7 degli Interni segue la rotta tracciata da Giorgia Meloni e scrive nero su bianco quello che diciamo da sempre. Un altro passo che, fino a qualche anno fa, era impensabile. Avanti così!”, ha commentato sui propri social il capodelegazione di FdI al Parlamento europeo, Carlo Fidanza.

Dalla cybersicurezza all’impegno contro il Fentanyl: gli altri temi della dichiarazione finale

Il ministro, inoltre, ha rivelato che durante il vertice i suoi omologhi hanno “guardato con grande interesse” al progetto dei centri per migranti che l’Italia si prepara ad aprire in Albania entro la fine di ottobre e che, del resto, era stato oggetto di “studio” anche da parte del premier britannico Keir Starmer nella sua recente visita Roma. Ma nella dichiarazione finale del G7 Interno hanno trovato spazio anche gli altri temi cari alla presidenza italiana: dal contrasto alla minaccia del terrorismo “per proteggere la sicurezza e la libertà delle nostre società” alla cybersicurezza, dall’Ucraina alle campagne di influenza e disinformazione messe in campo innanzitutto dalla Russia, fino alla necessità di fermare la diffusione del Fentanyl e delle altre droghe sintetiche, su cui il governo italiano ha lanciato anche a livello nazionale uno specifico piano di prevenzione.

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