Mamma Meloni al mercatino di Sora con le sue candele fatte a mano. La sinistra della Ztl è servita

16 Ott 2024 9:04 - di Elsa Corsini

Romanzi rosa, oltre 130, dipinti e ora la produzione artigianale di candele di cera. Donna colta e ironica, Anna Paratore, mamma della premier Giorgia Meloni, in questi giorni è stata vista tra i banchi del mercatino di Sora, in Ciociaria. La donna simpatica dietro una bancarella di candele artigianali realizzate a mano è lei, in compagnia del suo cane Rocco. È il suo hobby preferito in questo periodo. Partita alle 5 del mattino da Roma la signora Anna è lì per vendere le sue opere. Una lezione di operosità e umiltà alla sinistra col birignao della ztl. La figlia della premier alle bancarelle, altro che sinistra di popolo.

Mamma Meloni al mercatino di Sora con le sue candele di cera

Con lei c’è Marilena Cascone, imprenditrice di Sora, amica di vecchia data conosciuta per caso alcuni anni fa in un ristorante della Capitale. L’imprenditrice ha una società che produce essenze ed oli essenziali e, conoscendo la passione della signora Anna (che è una straordinaria artista, dipinge e scolpisce) è passata ai fatti. “Sono qui per proporre le mie candele. Non conoscevo il centro di Sora ed il suo mercatino. Mi sto trovando bene, il prossimo mese tornerò”, dice mamma Meloni. “Casa è diventata un vero laboratorio, tutti gli spazi sono occupati, anch eil salone è invaso dalle creazioni di cera. Chi mi viene a trovare inizia a sentire il profumo già dalle scale. Mi rilassa realizzarle, dipingerle, è un’attività che ora posso permettermi”.

“Sono qui per le mie candele, mi rilassa di più dei romanzi”

Prima si dedicava alla letteratura. “È stato bello, ma anche impegnativo. Ora basta, preferisco queste creazioni artistiche, mi rilassano molto di più”, racconta. E ancora con l’ironia che la contraddistingue: “Sono vecchietta. Le figlie le ho sistemate, ora finalmente posso dedicarmi alla mia passione: creare candele”. Senza scorta, ci mancherebbe, la mamma di Giorgia e Arianna non risparmia battute e concede selfie sorridenti. Come quello con il giovane sindaco di Sora Luca Di Stefano che l’ha voluta salutare invitandola a tornare per visitare la città. Oggi trascorre la maggior parte delle sue giornate a creare a candele di cera profumate di diverse dimensioni (gnomi, folletti), alcune veramente impegnative. “Mi ci lego così tanto che se vanno via me ne dispiaccio”. E cosa ne pensano le figlie? Non dicono niente, a casa nostra ognuna fa quello che più le piace. Siamo tutte donne libere e se ci sentiamo di fare qualcosa la facciamo”.

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