Manovra, Gasparri smentisce le fake news: “Meno tasse e più soldi per gli italiani”. Ecco le cifre
Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato, smentisce le accuse della sinistra sulla manovra del governo Meloni «Quest’anno viene confermato il taglio del cuneo fiscale con un aumento del salario reale. Il costo è superiore ai 10 miliardi, quindi vuol dire che sono 11 miliardi di tasse in meno e quindi di soldi che restano nelle tasche dei cittadini». L’ha evidenziato l’esponente politico durante il programma Coffee break su La7.
Gasparri smentisce le accuse: “Cresce anche la spesa sulla sanità”
«Sulla sanità c’è una crescita della spesa e il ministro Schillaci sta incalzando le Regioni che gestiscono il servizio sanitario per migliorare la qualità dei servizi», ha ribadito Maurizio Gasparri, sconfessando le grandi critiche rivolte al governo da parte dei progressisti. In questo caso, il parlamentare smentisce le accuse sui presunti tagli alla sanità.
‘Limatura’ delle entrate fiscali, si riducono le aliquote e subentra la flat tax
Il senatore di Forza Italia ha specificato quali novità positive siano state introdotte per agevolare i cittadini e i lavoratori italiani dal punto di vista economico «Abbiamo poi limato le entrate fiscali, da gennaio ad agosto sono aumentate di 22 miliardi di euro. Diverse aliquote sono state ridotte, per alcune categorie è stata introdotta la flat tax. E questo risultato è stato raggiunto contrastando l’evasione fiscale». Al Tg1 , Gasparri ha chiosato «Il taglio del cuneo fiscale dà alle famiglie oltre 10 miliardi di disponibilità in più. Più risorse per la sanità e, in un altro provvedimento, 100 milioni in più per gli straordinari del popolo in divisa. Azioni concrete per l’interesse dell’Italia».
Gasparri e la frecciata a Draghi e 5 stelle sull’economia
Ragiona Maurizio Gasparri: «Se più gente lavora, l’economia circola di più. Molti posti di lavoro sono a tempo indeterminato, altri no». Il parlamentare azzurro ha poi continuato il proprio discorso, criticando alcune scelte compiute dai governi precedenti: «Ma è meglio lavorare che prendere 700 euro di elemosina senza garanzie, come succedeva con il reddito di cittadinanza. Dopodiché i problemi sono infiniti. Io, ad esempio, stimo Draghi, ma ha fatto un piano per l’Europa che costa 800 miliardi l’anno. Questi soldi dove li prende? Io ne ho fatto uno di 900 miliardi, prendo una penna, un foglio e lo scrivo. Se bastasse solo questo». L’ispezione del senatore forzista ha riportato alla luce alcune dinamiche precedenti che non avrebbero portato grande giovamento all’Italia.