Medio Oriente, Meloni: “L’uccisione di Sinwar può essere una svolta, l’Italia sta mediando”

20 Ott 2024 16:29 - di Monica Pucci

“Non ho fatto mistero di essere molto preoccupata della situazione in Medio Oriente ed è per questo che chiunque possa fare qualcosa deve il massimo sforzo. Noi abbiamo solamente l’arma della diplomazia ed è per questo che sono venuta a parlare con il primo ministro libanese, il presidente del Parlamento libanese, parlo spesso con Netanyahu e con tutto i leader della zona”. Così la premier Giorgia Meloni a In Mezz’ora in un intervista raccolta durante la missione in Libano di due giorni fa. “Io penso che la proposta di un cessate il fuoco, anche temporaneo, che l’Italia porta avanti insieme ad altri Paesi possa essere la chiave di volta. Sappiamo che da parte libanese c’è un’adesione, adesso lo sforzo va fatto da parte di Israele e credo che l’uccisione di Sinwar, simbolo degli attacchi del 7 ottobre, possa oggettivamente fornire una finestra per aprire una storia nuova”.

Pioggia di razzi su Israele

Sono diverse le strade che sono state chiuse nel nord di Israele mentre proseguono le operazioni per spegnere incendi provocati dal lancio di razzi contro il territorio israeliano. Lo riferisce la Cnn dopo che le forze israeliane hanno confermato il lancio di circa 160 razzi dal Libano. Nei pressi della città di Safed, nel nord di Israele, un portavoce della polizia ha riferito di “diverse informazioni riguardo cadute” di razzi “in varie località”. Incendi sono scoppiati in zone aperte nell’area di Safed e sono al lavoro i Vigili del Fuoco, ha precisato. Un tratto della Highway 90, la più lunga del Paese, è stato bloccato a più riprese per consentire il lavoro dei soccorritori. E’ stato confermato l’impiego di 15 squadre di pompieri e sei elicotteri.

Netanyahu a colloquio con Trump

Israele si muove sulla base dell’interesse nazionale. E‘ quanto Benjamin Netanyahu ha ribadito a Donald Trump, come confermato dall’ufficio del premier israeliano dopo il colloquio tra i due delle scorse ore. Secondo una dichiarazione dell’ufficio di Netanyahu di cui dà notizia Haaretz, nella conversazione Netanyahu ha ripetuto ciò che aveva già detto pubblicamente: Israele è attento alle preoccupazioni dell’Amministrazione Usa, ma agisce sulla base dell’interesse nazionale.

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