Orsini a Giorgetti: “L’industria pronta a fare la sua parte”. La sinistra continua a gridare al vento
Un incontro tra il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha smontato definitivamente le polemiche della sinistra sulla manovra. “Sono molto soddisfatto dall’incontro avuto stamattina con il ministro Giorgetti. Come Confindustria abbiamo ribadito alcune necessità per l’industria, che lui ha condiviso”, ha detto Orsini, chiarendo che l’industria è pronta a fare la sua parte. Affermazioni il cui peso specifico aumenta all’indomani delle strumentalizzazioni delle parole di Giorgetti sul contributo che sarà chiesto anche alle imprese, nel solco – com’è stato poi precisato – del dettato costituzionale per cui “tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva” (articolo 53).
Orsini a Giorgetti: “Siamo disposti a ripensare parte delle tax expenditures”
Orsini, che ha illustrato il contenuto dell’incontro alla platea dell’Assemblea di Confindustria di Bari, ha spiegato che con Giorgetti abbiamo condiviso che “la via” per la produttività ed il sostengo al welfare sono “gli investimenti” per l’industria. Poi, rispondendo alla domanda se Giorgetti avesse chiesto “sacrifici” agli industriali, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Adnkronos, Orsini ha risposto che “noi abbiamo detto che siamo disposti a ripensare parte delle tax expenditures. Oggi ci sono 120 miliardi e noi oggi abbiamo la necessità di trovare 10 miliardi”. Nel corso del colloquio il leader di Confindustria ha inoltre chiesto che il tema della demografia “venga inserito nel Piano strutturale di bilancio” e che nella manovra trovi spazio “la sperimentazione sul nucleare”.
Albano: “La manovra non sarà lacrime e sangue”
“Chiederemo il concorso di tutti quelli che ne hanno le possibilità”, come le “grandi imprese, per esempio quelle dell’e-commerce o quelle con sede all’estero” che fanno utili in Italia per le quali sussistono di fatto delle forme di “elusione”. Non si chiederanno sacrifici al “cittadino”, ha ribadito il sottosegretario al Mef Lucia Albano, intervistata da Sky Tg24. La manovra, ha quindi ribadito il sottosegretario, “non non sarà una manovra lacrime e sangue”, ma sosterrà “i redditi e le famiglie con figli”. “La finanza pubblica – ha poi sottolineato l’esponente di FdI – è di nuovo sotto controllo”.
Rampelli: “Il governo lavora per aumentare produzione e ricchezza”
Il tema è stato affrontato anche dal vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, in un’intervista con Affaritaliani.it. “Questa notizia è già stata smentita”, ha risposto Rampelli a una domanda sull’idea di “tassare le imprese”. “Il nostro governo lavora per aumentare la produzione e la ricchezza, con l’intento di poterla redistribuire e di poter migliorare i servizi, dunque la ricetta è quella di diminuire le tasse alle imprese e aggredire la burocrazia per sostenerne la crescita e moltiplicare l’occupazione. Anche con l’intenzione – ha concluso Rampelli – di ridimensionare la povertà”.