Più migranti, più pensioni pagate agli italiani? Il direttore Inps dice no: semplificazione errata

7 Ott 2024 12:02 - di Luigi Albano
Inps pensioni

Bisogna aumentare i flussi migratori per rimpinguare le casse dell’Inps e garantire così le pensioni agli italiani? Neanche per sogno. Lo spiega oggi Valeria Vittimberga, direttore generale dell’Inps, intervistata dal Messaggero

“L’immigrazione non regolamentata diventerà un problema per l’Inps”

A Umberto Mancini, che le chiede se “non sarebbe utile aumentare i flussi migratori”, Vittimberga replica chiaramente: “Credo che sia una semplificazione errata pensare che l’aumento dei flussi migratori possa costituire una soluzione definitiva per sostenere il nostro sistema previdenziale. Questo tema deve essere affrontato con azioni pragmatiche, come quelle attuate dal Governo, per migliorare la composizione dei flussi e favorire l’integrazione dei lavoratori stranieri, mentre si combattono il lavoro nero e lo sfruttamento. Un‘immigrazione non regolamentata – aggiunge – potrebbe apparire vantaggiosa nel breve termine, ma comporterebbe un aumento della spesa pensionistica e assistenziale nel lungo periodo”.

Il direttore Inps Vittimberga: “L’aumento delle pensioni minime? Si può fare”

“Piuttosto – spiega il direttore generale Inps – i dati dei primi sei mesi dell’anno mostrano un miglioramento delle prospettive di crescita del mercato del lavoro e un’occupazione di qualità. Due elementi che rappresentano un forte riequilibrio per il sistema previdenziale. Due elementi che rappresentano un forte riequilibrio per il sistema previdenziale”. Bene anche la spinta da quella giovanile: “Dal 2019 a oggi i segnali di ripresa sono significativi, facendo segnare un più 600mila occupati nelle fasce d’età più giovani. Questa tendenza è incoraggiata da politiche attive del lavoro, fortemente volute dal Ministro Calderone, come gli sgravi contributivi specificamente pensati per incentivare l’assunzione di giovani e donne”.

Vittimberga ritiene anche che l’aumento delle pensioni minime sia possibile. “L’aumento delle pensioni minime? La decisione spetta al governo, ma possiamo sostenere che è fondamentale difendere il potere d’acquisto dei pensionati, in particolare delle fasce più deboli, soprattutto alla luce dell’erosione causata dall’inflazione non ancora totalmente riassorbita”. Secondo Vittimberga “l’operazione è sostenibile”, così come “sono solidi i conti dell’Istituto anche grazie al trend di crescita dell’occupazione”.  Il direttore dell’Inps sottolinea quindi: “Credo che l’intervento sulle minime sia possibile. Ma non entro in decisioni che spettano ad altri”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *