Premio Nobel per la Fisica a John Hopfield e Geoffry Hinton, i due veterani dell’Intelligenza artificiale
Quest’anno il Premio Nobel per la Fisica è stato consegnato a due veterani dell’Intelligenza artificiale: John Hopfield della Princeton University e Geoffry Hinton della University of Toronto. Entrambi hanno svolto un lavoro fondamentale nella costruzione di reti neutrali e per l’assimilazione di macchine ed Ia. La tecnica, ideata dai due scienziati per istituire metodi innovativi al principio dei Machine learning usate al giorno d’oggi, tiene conto di strumenti appartenenti al mondo della fisica.
La scoperta scientifica di John Hopfield
John Hopfield è un fisico americano che ha studiato un metodo per memorizzare e costruire immagini attraverso una rete neutrale di tipo associativo. La rete di Hopfield funziona attraverso principi fisici che descrivono i dettagli dei materiali in base allo spin atomico. La scoperta serve per migliorare le connessioni tra i nodi, fornendo un’energia minima alle immagini memorizzate. La rete è in grado di elaborare i nodi ed aggiornare i valori con un’immagine distorta ed incompleta. Con questo processo si può ritrovare l’immagine salvata limitrofe a quella imperfetta.
Il pilastro di Geoffry Hinton sulla base di Hopfield
Dalla teoria di Hopfield Geoffry Hinton si è ispirato per una nuova creazione di rete denominata Macchina di Boltzmann. Questa creazione può comprendere e riconoscere una componente tra un tipo di dati specifici. La nuova tecnologia permette di classificare immagini e generarne di nuove esemplari sullo schema d’addestramento.
Il riconoscimento di Ellen Moons, presidente della commissione Nobel per la Fisica
«L’opera dei premiati ha già portato enormi benefici. In fisica, utilizziamo reti neutrali artificiali in una vasta gamma di aree, come nello sviluppo di nuovi materiali con proprietà specifiche», queste le parole di Ellen Moons, presidente della commissione Nobel per la fisica.
Il grande impatto degli studi di Hopfield e Hinton sulla scienza
Gli studi dei due esperti e fisici anglofoni hanno avuto un grande impatto nella fisica applicata, oltre che nelle intelligenze artificiali. Grazie ai loro studi, adesso è possibile usufruire dello sviluppo del machine learning. Come l’unione di svariate materie possa generare innovazioni in grado di cambiare l’approccio umano alla comprensione del mondo e della tecnologia. Per questi motivi, i due hanno finalmente meritato il Nobel correlato anche all’Intelligenza artificiale.