Preside e prof cambiavano di nascosto i voti sul registro elettronico: scandalo in uno dei migliori licei calabresi

9 Ott 2024 18:24 - di Redazione
registro elettronico Lamezia

Era una scuola modello, ora la bufera si abbatte sul Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Lamezia, tra i più importanti istituti scolastici della città e non solo (recentemente considerata la migliore scuola della Calabria secondo l’indagine Eduscopio). La dirigente scolastica avrebbe utilizzato il registro elettronico per cambiare voti agli alunni e per modificare giudizi. L’avrebbe fatto per sette volte, dal 28 gennaio al 13 giugno 2023, alzando o abbassando i voti: trasformando magari un nove in otto o aumentando un sette con un otto in materie quali: Storia dell’Arte, Latino, Scienze naturali e Scienze motorie e sportive. Il motivo? Per avere l’ultima parola, imponendo il suo metodo e le sue visioni e le sue preferenze, anche imponendosi sui professori, analizza il Quotidiano del Sud

Naturalmente non ha agito a sola. Altri insegnanti si sarebbero inseriti nel sistema informatico per  «alterare» le ore di attività per «sanare» possibili disfunzioni che gli avrebbero potuto provocare un procedimento giudiziario per truffa ai danni dello Stato. I professori indagati in questa vicenda sono: Maria Rosaria Rocca, Giovan Battista Chirillo, Anna Rosa, Pasqualina Bagnato, Maria Piera Adamo, Marietta Paola Veltri e Giuseppina Sandra Anania. La preside Teresa Goffredo, 58 anni (prima sospesa dall’ufficio scolastico regionale e poi riammessa in servizio dopo un ricorso) è residente a Vibo Valentia.  Le accuse sono di alterazione dei voti con accesso abusivo a un sistema informatico; falso ideologico e materiale. Ma anche maltrattamenti a diversi docenti (che hanno sporto denuncia facendo scattare le indagini).

Indagato anche un maresciallo della Guardia di Finanza

In questo spionaggio didattico, non poteva mancare la mano esperta di un maresciallo della Finanza, Renato Molinaro. Responsabile della sezione di polizia giudiziaria della procura di Lamezia Terme, ha avuto il compito di entrare, con il proprio account, nel sistema informatico della procura lametina per informarsi e riferire a una docente dell’istituto Maria Piera Adamo e al marito Carlo Luigi Isabella (anche lui indagato), su tre procedimenti penali su cui stava lavorando la procura di Lamezia, uno dei quali interessava alla coppia. Lo riporta il Corriere nella sua ricostruzione.

Nella scuola «modello», come detto, accadevano anche episodi di maltrattamenti. Era la preside ad assumere «condotte e provvedimenti persecutori a danno specifico dei docenti da lei stessa definiti “dissidenti”». Si respirava un’aria pesante – riporta il Corriere della Sera- e il clima era di «sottomissione» generale del personale docente» – scrive il pubblico ministero Domenico Assumma-, titolare dell’indagine.

La dirigente del Galileo anche in passato e in altri istituto aveva assunto questi comportamenti. «Non c’è stata scuola in cui abbia fatto la dirigente in cui non abbia avuto un contrasto insanabile con il corpo docente»: a riferirlo è il professor Francesco Scopetta, ex preside dell’Istituto professionale “Valentino De Fazio di Lamezia Terme. La preside soffrirebbe di un «ego» spropositato che le farebbe vivere con  «protagonismo le sue decisioni».

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