Progetto Lazio Blue Route, alla scoperta dei borghi marinari tra storia, archeologia, turismo e 2 siti Unesco

19 Ott 2024 19:49 - di Italpress
borghi marinari Lazio

La Lazio Blue Route diventa una realtà. Alberto Renzi, architetto e progettista della Lazio Blue Route, incaricato dall’Associazione Mar, ha presentato in anteprima lo studio di fattibilità dell’itinerario laziale dedicato ai Borghi Marinari, centrato sulla realizzazione fisica del suo tratto “pilota” che riguarda il litorale nord del Lazio da Montalto di Castro fino alla Capitale. Alberto Renzi ha inoltre illustrato gli obiettivi del progetto, sottolineando quali siano le funzioni dei cammini, la loro importanza nonché gli elementi principali dell’itinerario e le sue peculiarità in ambito nazionale e nel contesto del Mediterraneo.

I numeri di questo straordinario progetto di turismo culturale sostenibile sono decisamente rilevanti: le prime 10 tappe coinvolgono 9 Comuni laziali e tra questi 8 sono Borghi Marinari di eccellenza. Si parte da Montalto di Castro, ai confini con la Toscana, e si scende per verso Tarquinia, per poi articolare una straordinaria esperienza di turismo slow passando per Allumiere, Civitavecchia, Santa Marinella, Ladispoli, Cerveteri, Fiumicino-Fregene, prevedendo un ingresso nella Capitale passeggiando lungo le rive del fiume Tevere. Ci sono tutti le caratteristiche e le condizioni per rendere fruibile molto presto questo straordinario percorso che mira ad entrare ufficialmente nell’Atlante dei Cammini del Lazio quale dorsale tirrenica di raccordo tra la Toscana e la Via Francigena del Sud.

Renzi ha fatto viaggiare i rappresentanti delle istituzioni ed il numeroso pubblico, intervenuto al workshop sul turismo sostenibile dedicato allo scomparso ed illuminato progettista Valentino Giuliani, attraverso un itinerario identitario che si snoda complessivamente per circa 200 km, considerando solo la linearità delle tappe finora progettate, e che offre 346 punti di interesse da vivere a terra, direttamente in mare o lungo i fiumi. Il progetto pilota della Lazio blue route coinvolge oltre a 2 siti Unesco, una offerta delle cosiddette Blue Destination che si articolano in 1 Porto internazionale, 5 Approdi turistici ed oltre 50 spot storico-archeologici e culturali legati al mare ed al suo patrimonio materiale ed immateriale.

I lavori sono stati aperti dalla Dottoressa Grazia Maria Iadarola – Dirigente Area Blue Economy della Regione Lazio –. Tra le novità il varo di una serie di misure a sostegno di Comuni ed imprese per progettualità connesse alla Blue Economy. Ed in particolare per sostenere l’accessibilità inclusiva.

Fondamentale è stato l’intervento da parte dell’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lazio “esprimo il mio orgoglio verso queste iniziative che riguardano i sentieri di valorizzazione del Litorale attraverso la Blue Economy, in particolare per la Blue Route che fa parte di un progetto che personalmente seguo a distanza come Istituzione già da un paio di anni. Confido di poter realizzare delle iniziative programmatiche anche di finanziamento di progetti di questo genere al fine di incontrare l’interesse dei Comuni e delle Imprese», afferma la Vicepresidente Roberta Angelilli.

(Italpress)

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