Raid israeliano a Gaza, ucciso Sinwar, capo di Hamas e mente dell’attacco del 7 ottobre

17 Ott 2024 21:17 - di Eugenio Battisti

Ucciso il leader di Hamas Yahya Sinwar, mente diabolica dell’attacco del 7 ottobre. È durato lo spazio di mezz’ora il dubbio sull’identità dei tre terroristi uccisi a Gaza sotto i colpi dei raid israeliani. Uno di loro è ‘il macellaio’ di Hamas, oltre 20 anni nelle carceri israeliane, 4 ergastoli. Ad annunciare la sua morte – dopo il test del Dna e il recupero del corpo – è stata la tv israeliana Channel 12: “Tutti i test effettuati indicano che il leader di Hamas Yahya Sinwar è stato eliminato”. “Il responsabile del massacro più grande del popolo ebraico dalla Shoah, l’arciterrorista che ha ucciso migliaia di israeliani e rapito centinaia di cittadini è stato ucciso dai nostri eroici soldati. Il conto è stato pagato”, ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu.

Netanyahu: “Il conto è stato pagato. Ora siano rilasciati gli ostaggi”

“Alle famiglie dei rapiti io dico: questo è un momento importante della guerra, continueremo con tutta la forza a lavorare per farli tornare a casa. I vostri cari sono i nostri cari”, ha aggiunto, rivolgendosi poi “ai terroristi di Hamas”. “Mi rivolgo a tutti coloro che tengono i nostri ostaggi: a chiunque deponga le armi e restituisca i nostri ostaggi permetteremo di andarsene e di vivere. Il ritorno degli ostaggi avvicinerà la fine della guerra”.

L’uccisione a Gaza del capo di Hamas Yahya Sinwar

Il leader di Hamas – hanno spiegato alcuni funzionari di Tel Aviv – è stato detenuto in Israele, quindi le autorità dello Stato ebraico hanno sia il suo Dna che le impronte digitali. Sinwar era stato nominato alla guida dell’ufficio politico del movimento islamista palestinese dopo l’uccisione di Isma’il Haniyeh. Dopo l’attacco del 7 ottobre 2023 era stato aggiunto alla lista dei terroristi redatta dal Consiglio dell’Ue il 16 gennaio 2024. Israele lo considera la “mente” degli attacchi mortali del 7 ottobre.  Più tardi la diffusione delle foto molto crude del cadavere di Sinwar, e l’annuncio ufficiale.

Meloni: “Ora si apra una nuova fase”

“Con la morte di Yahya Sinwar viene meno il principale responsabile del massacro del 7 ottobre 2023. La mia convinzione è che ora si debba iniziare una nuova fase: è tempo che tutti gli ostaggi siano rilasciati, che si proclami un immediato cessate il fuoco e che si avvii la ricostruzione a Gaza”, ha commentato Giorgia Meloni, che al termine del Consiglio europeo si è messa subito in viaggio verso la Giordania, dove vedrà il Re Abdallah II, per poi andare in Libano, dove è attesa dal primo ministro libanese Najib Mikati e dal presidente del Parlamento del Libano Nabih Berri. “Continueremo a sostenere con determinazione ogni sforzo in questa direzione e per la ripresa di un processo politico serio e credibile, che conduca alla soluzione dei due Stati”, ha aggiunto il premier.

Tajani: ora spero in un cessate il fuoco

Gli ultimi messaggi del leader di Hamas  risalgono al mese scorso. Il 13 settembre aveva  inviato una lettera all’allora capo di Hezbollah Hassan Nasrallah, morto in un raid israeliano a Beirut. Nel corso di un punto stampa alla Farnesina Antonio Tajani ha detto di augurarsi che la scomparsa del leader militare di Hamas possa portare a un cessate il fuoco a Gaza. “E di questo – ha aggiunto – parlerò lunedì in Israele”.

Il raid contro un punto operativo di Hamas e della Jihad

Il raid israeliano ha preso di mira “un punto di incontro operativo per i terroristi di Hamas e della Jihad islamica” che si trova all’interno di un compound nel nord della Striscia di Gaza, che prima ospitava la scuola ‘Abu Hassan’. Secondo le Idf e lo Shin Bet, i terroristi presi di mira erano coinvolti in attacchi con razzi contro il territorio israeliano, E nella pianificazione di attacchi contro le truppe e i civili. Secondo fonti militari le forze dell’Idf che operavano nell’area non sapevano che il leader di Hamas potesse trovarsi nell’edificio colpito. Lo rivela Channel 12, ripresa da Times of Israel.  Solo quando i soldati israeliani sono andati a ispezionare tra le macerie, si sarebbero accorti che “uno dei terroristi uccisi assomigliava molto a Sinwar”, riporta  l’emittente. Il corpo non sarebbe stato ancora trasferito in Israele perché la zona in cui si trova è piena di mine.

Gallant: raggiungeremo ogni terrorista e lo elimineremo

Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, su X ha dichiarato: “Raggiungeremo ogni terrorista e lo elimineremo”. Nel messaggio ha allegato immagini dell’ex capo militare di Hamas, Muhammad Deif, e del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, entrambe con una X sopra, insieme a una terza foto oscurata, presumibilmente rappresentante Sinwar, anch’essa con una X.

Il ministro degli Esteri Katz : l’assassino di massa è stato eliminato

Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha confermato l’eliminazione del capo di Hamas. “L’assassino di massa Yahya Sinwar, responsabile del massacro e delle atrocità del 7 ottobre, è stato eliminato oggi dai soldati delle Idf”.

Il giallo sulla presenza di ostaggi

A Gaza, nel luogo in cui si è compiuto il raid, non sarebbero state trovate tracce della presenza di ostaggi. Lo ha riportato il New York Times, citando le informazioni avute da quattro funzionari israeliani.  “Negli edifici in cui sono stati eliminati i terroristi non c’erano tracce della presenza di ostaggi nell’area”, si legge nelle comunicazioni ufficiali. “Le forze che stanno operando nell’area continuano le attività con la necessaria cautela”, aggiunge il post. In passato erano circolate notizie secondo cui Sinwar si sarebbe nascosto circondato da ostaggi catturati durante l’attacco in Israele del 7 ottobre.

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