Renzi dà i numeri al lotto per attaccare la Meloni, “Pagella politica” smaschera le sue fake news

7 Ott 2024 17:45 - di Alice Carrazza
Renzi triste

Non c’è due senza tre, e quando si tratta di Matteo Renzi, le cadute rovinose nei dati sembrano ormai una costante. Dopo aver copiato il buon vecchio Donald Trump nelle sue grafiche social, il leader di Italia Viva ha voluto prendersela con la premier Meloni, accusandola di essere responsabile dell’aumento dei prezzi. Carne, olio, pane, latte e caffè, tutti rincarati a suo dire. E come lo dimostra? Con i numeri. Peccato che siano tutti sbagliati.

La provincia di Roma, l’ombelico del mondo? Per Renzi pare di sì

Renzi ha tirato fuori i dati dall’Osservatorio prezzi e tariffe del Ministero delle Imprese e del Made in Italy con grande enfasi, ma c’è un dettaglio che gli è sfuggito (o che furbescamente ha omesso), e non ce ne meravigliamo: quei numeri riguardano solo la provincia di Roma. Altro che fotografia dell’intera nazione, qui il “rottamatore” in crisi ci serve un assaggio selezionato direttamente dalla Capitale, come se fosse sufficiente a dipingere il quadro di tutto lo stivale. Non solo: secondo Pagella Politica, Italia Viva ha perfino riportato prezzi scorretti. Prendiamo la passata di pomodoro, tanto per fare un esempio succoso, il prezzo sarebbe schizzato a 3,33 euro al chilo, come per un chilogrammo di pane. Peccato che il costo reale sia 1,88 euro. Il senatore di Rignano sembra aver “sbucciato” i dati con la stessa precisione di chi confonde un pomodoro con un cocomero.

Draghi vs Meloni: il match truccato da Italia Viva

E se pensavate che le sorprese fossero finite, vi sbagliate. Renzi ha per di più fatto un confronto tra i costi del governo Draghi e quello Meloni, ma anche qui deve aver sbagliato i calcoli. Durante il governo Draghi i prezzi sono aumentati ben di più rispetto a quanto avvenuto sotto Meloni. Certo, le difficoltà economiche post-pandemia e il caro energia ai tempi fecero lievitare i costi, ma i renziani ora fanno finta di non vedere. L’Italia a luglio, con Giorgia Meloni, ha registrato l’inflazione più bassa del G7, e anche Eurostat conferma che il Belpaese è tra quelli con l’inflazione più contenuta tra le potenze europee. E a settembre? L’aumento dei prezzi è stato soltanto di un modesto 0,8% rispetto all’anno precedente. Chissà perché, Renzi e compagni sembrano dimenticarsene quando si tratta di elargire meriti…

La solita figuraccia… e il déjà vu

Insomma, l’ennesima figuraccia per la sinistra, che ormai ci ha abituati a questi numeri farlocchi. Eppure la cosa davvero esilarante è che, proprio lui troppo spesso incensato come “grande stratega” capace di demolire i suoi avversari a palazzo, caschi ogni volta su errori grossolani. Forse invece di copiare senza successo The Donald, dovrebbe iniziare a fare qualche ripasso sui libri di statistica.

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