Roma, chat al veleno tra “correnti” del Pd e un messaggio inviato per errore: “Mi avete umiliata…”
Il messaggio, inviato per errore alle persone sbagliate, è finito oggi sulle pagine romane di Repubblica. E spiega meglio di ogni altra cosa i veleni che scorrono nelle “correnti” del Pd di Roma, sotto il naso del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, reduce da un rimpasto non proprio indolore culminato nel ritorno al suo fianco di quel Ruberti passato alle cronache per un audio in cui minacciava di morte un avversario. “Si può passare sopra le umiliazioni politiche, ma non su quelle personali. Non consideratemi più parte delle vostra componente”, ha scritto la consigliera regionale Dem Eleonora Mattia (nella foto tratta dal profilo pubblico di Fb) ha scritto e inviato per errore ad alcuni suoi contatti WhatsApp.
Roma e il Pd dei veleni: chat e scambi di accuse tra correnti
La chat arriva dopo il rimpasto di Gualtieri, non andato già ad alcune anime del Pd romano. “I nervi sono saltati- – racconta oggi Repubblica– Del resto era stato scelto come capogruppo Mario Ciarla proprio per favorire il dialogo tra i dem in Comune e quelli alla Pisana, ma sinora non è andata così. I consiglieri regionali hanno digerito poco anche il particolare feeling che ha Gualtieri con il governatore meloniano Francesco Rocca. A peggiorare la situazione gli screzi nella ex Provincia, dove tutte le scelte — sostengono nello stesso Pd — le farebbe la corrente di Gualtieri. Da qui alle chat al veleno passa poco. La componente vicina al sindaco, tra cui la consigliera regionale Eleonora Mattia, hanno chiesto un confronto al potente deputato Claudio Mancini, che si è svolto martedì pomeriggio. “Quello che doveva essere un chiarimento non è andato molto bene, sembra per quanto riguarda la futura presidenza del Pd Lazio, e la consigliera Mattia, piccata, dopo quel faccia a faccia, a differenza degli altri tre colleghi non è andata in direzione regionale”. Poi il messaggino WhatsApp che per errore è diventato pubblico perché finito alla persona sbagliata. “Finalmente ti è uscito quello che pensavi…“, ha scritto un collega della Mattia, non senza acredine. “Ho pubblicato per errore un passaggio di una conversazione privata”, si è scusata poi la consigliera. Ma ormai il patatrac era fatto…