Rutte assume la guida della Nato: “L’Ucraina è prioritaria. Trump? Sulla Cina aveva ragione”
Inizia in un giorno difficilissimo sullo scacchiere internazionale il mandato di Mark Rutte alla Nato. Indicato la scorsa primavera alla guida dell’Alleanza Atlantica, l’ex premier olandese è entrato in servizio ufficialmente oggi. “Mark ha il background perfetto per diventare un grande segretario generale. Ha servito come primo ministro per quattordici anni, guidando quattro diverse coalizioni di governo. Quindi sa scendere a compromessi, creare consenso. E queste sono competenze molto apprezzate qui alla Nato. Quindi Mark, la Nato sarà in buone mani con te al timone. Questo mi rende anche più facile lasciare l’Alleanza, sapendo che tu assumerai la carica di segretario generale della Nato”, ha detto il segretario uscente, Jens Stoltenberg, accogliendo a Bruxelles, nel quartier generale di Evere, il suo successore.
Rutte: “Sosteniamo gli sforzi degli alleati Nato per la de-escalation in Libano e Medio Oriente”
“Seguiamo attentamente cosa succede in Libano, ma ovviamente la Nato non ha ruoli specifici lì. Siamo in contatto con i partner nella zona e speriamo che le ostilità terminino il prima possibile”, ha detto Rutte, parlando di “una chiara preoccupazione per l’escalation che vediamo in Medioriente e in Libano”. “Sosteniamo gli sforzi degli alleati della Nato – ha aggiunto – per trovare un modo per de-escalation e trovare una soluzione politica, sia per le ostilità in corso a Gaza, sia per la situazione in Libano”.
Il richiamo a maggiori investimenti per la difesa: “Saremmo dovuti arrivare prima al 2% del Pil”
Indicando le priorità del suo mandato, Rutte ha chiarito che “l’Ucraina è in cima alla lista, ma dobbiamo investire di più e chiudere i gap di capacità. Dobbiamo fare di più per le partnership”. “Sono determinato a lavorare per mantenere la Nato forte. Servono più forze, capacità, innovazione. Servono maggiori investimenti: bisogna spendere di più. Saremmo dovuti arrivare prima – ha detto – al 2% del Pil per la difesa”. Su come riuscire ad aumentare le spese per la difesa “chiaramente è un problema per molti governi, ma è quello che i politici sono chiamati a fare”, ha detto poi Rutte, rispondendo a una domanda dei giornalisti sul governo italiano. “So che Giorgia Meloni, il mio successore, Olaf Scholz tutti i leader europei, ma anche in Canada e Usa, tutti sappiamo che è nostro compito tenere i conti in equilibrio, assicurarci di avere una situazione per cui si consegnano alle prossime generazioni finanze sostenibili, ma anche assicurarci che le priorità che devono essere finanziate possano essere finanziate”.
“Ci sono molti modi per farlo – prosegue – perché ci sono differenze da Paese a Paese”. Nell’Ue “le raccomandazioni specifiche per Paese sono state rese più centrali nel processo. In cambio di riforme, l’Ue è disponibile ad aiutare con i fondi post Covid. Ma è chiaro: dobbiamo difendere la nostra alleanza, accertandoci che la nostra gente e i nostri valori vengano difesi. In questo momento è assolutamente così: se qualcuno ci attaccasse, siamo pronti a reagire, e vinceremmo. Ma dobbiamo essere sicuri – ha chiarito – che sia così anche nei prossimi anni”.
L’Ucraina in cima alle priorità: “Non c’è sicurezza senza Kiev”
Il nuovo segretario della Nato ha sottolineato che “bisogna aumentare il nostro sostegno all’Ucraina e portarla sempre più vicina alla Nato”. “Dobbiamo assicurare che l’Ucraina prevalga come nazione indipendente e sovrana e democratica. Non c’è sicurezza senza l’Ucraina”, ha avvertito il nuovo segretario generale, parlando di “percorso irreversibile dell’Ucraina verso la Nato”. Tra le congratulazioni ricevute, anche quelle del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. ”Gli auguro ogni successo in questo nuovo ruolo e non vedo l’ora di lavorare insieme in modo produttivo per rafforzare la sicurezza euro-atlantica e la nostra partnership con l’Alleanza, mentre l’Ucraina continua il suo cammino verso l’adesione a pieno titolo alla Nato”, ha scritto Zelensky su X. ”Solo insieme, l’Ucraina e i suoi alleati, possiamo davvero garantire un’Europa pacifica, stabile e sicura”, ha aggiunto.
Nessuna preoccupazione per le elezioni negli Usa: “Trump sulla Cina aveva ragione”
“Farò del mio meglio perché il legame transatlantico resti solido come una roccia”, ha proseguito, spiegando anche di non essere preoccupato per le elezioni Usa. “Conosco entrambi i candidati molto bene. Ho lavorato per quattro anni con Donald Trump: ci ha spinti a spendere di più e ci è riuscito, perché ora spendiamo molto di più. Ci spingeva anche sulla Cina, e aveva ragione. Kamala Harris – ha aggiunto Rutte – ha un fantastico track record come vicepresidente ed è una leader estremamente rispettata. Sarò in grado di lavorare con entrambi, chiunque vinca”. “La Cina – ha poi aggiunto Rutte – facilita la guerra della Russia e questo è un grosso problema”.