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Sanità, i dati che smentiscono la sinistra. Schillaci: “Più fondi anche in questa manovra”

Politica - di Natalia Delfino - 29 Ottobre 2024 - AGGIORNATO 29 Ottobre 2024 alle 16:12

Il miglioramento generale dell’assistenza ospedaliera e un balzo di alcune regioni come Calabria e Sicilia. A smentire gli allarmi sulla sanità al collasso sotto i colpi che sarebbero stati inferti dal governo Meloni sono i numeri del “Programma nazionale esiti”, il sistema di monitoraggio dell’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, presentato al Cnel. Dall’analisi, che si basa su un articolato sistema di indicatori su otto diverse aree cliniche, emerge che il miglioramento qualitativo si accompagna a un incremento quantitativo che ha riportato i volumi dei ricorsi alle cure ospedaliere, sia per i ricoveri urgenti sia per quelli programmati e diurni, ai livelli pre-pandemia. “Se non si può misurare qualcosa, non si può migliorarla”, ha commentato il ministro della Sanità, Orazio Schillaci, citando il matematico Thomson Kelvin, per sottolineare l’importanza del Programma nazionale esiti, che ha evidenziato come “a dispetto di quello che oggi spesso sentite ripetere da qualcuno, la qualità dell’assistenza ospedaliera nel 2023 migliora e che il nostro Servizio sanitario nazionale è ancora tra i migliori al mondo”.

Schillaci: “Il Fondo sanitario nazionale aumenta anche in questa manovra, la priorità resta il personale”

La presentazione del programma è stata per il ministro anche l’occasione per chiarire che “io non ho mai litigato con i medici. Sono medico anche io e non litigo con nessuno. Stiamo studiando con il ministro Giorgetti il modo per incrementare o meglio per definire la defiscalizzazione dell’indennità di specificità dei medici”. “Non vogliamo privatizzare la sanità, le risorse sono quelle che sono, dobbiamo usarle bene, per premiare gli operatori sanitari e aiutare i cittadini, in particolare quelli fragili”, ha proseguito Schillaci, ricordando che “il Fondo sanitario nazionale anche in questa manovra aumenta e nel 2026 toccherà la cifra record di 140 miliardi. Ma le risorse vanno utilizzate in maniera efficiente, anzi vanno in primo luogo spese nell’interesse dei cittadini”. “Per questa manovra la nostra priorità rimane il personale sanitario; gran parte delle misure saranno dedicate, infatti, a rendere più attrattivo lavorare nella sanità pubblica”, ha sottolineato il ministro, ricordando che il governo si è trovato alle prese con una “eredità pesante”. “Ci sono stati anni di tagli, situazioni diffuse di disfunzioni, mai affrontate, hanno lasciato conseguenze importanti. Criticità che richiedevano azioni mirate e tempestive, anche attraverso e soprattutto con un’attività di monitoraggio, che avrebbero permesso magari di recuperare fondi da destinare ai medici e infermieri, al personale sanitario o a ridurre i tempi di attesa”. Le misure avviate, ha aggiunto Schillaci, “daranno presto i cambiamenti attesi”.

Cos’è il “Programma nazionale esiti” e perché è fondamentale per migliorare la sanità

Il Programma nazionale esiti ha lo scopo di analizzare gli “esiti” e valutare e misurare le performance delle strutture sanitarie. Le otto aree cliniche prese in considerazione sono Area cardiovascolare, bypass aorto-coronarico, chirurgia oncologica, tumore maligno della prostata, area perinatale, area muscolo-scheletrica, chirurgia generale, colecistectomia laparoscopica. Le strutture sono state valutate con un sistema di “treemap”, che “permette di restituire una rappresentazione grafica sintetica della qualità delle cure, attraverso gli indicatori relativi a 8 diverse aree cliniche”. Sono state escluse da questo metodo di valutazione le strutture con volumi molti piccoli, ovvero che si attestano intorno ai 500. Complessivamente ne è emerso un quadro che mantiene ancora alcune ombre, ma che indica un trend in miglioramento. “Nella stragrande maggioranza delle strutture ospedaliere convivono aree di qualità alta o molto alta con aree di qualità di livello basso o molto basso”, si legge nel rapporto, che precisa anche che “rispetto alle strutture segnalate lo scorso anno per l’audit, si evidenzia che nella presente edizione 62 hanno superato le criticità precedentemente evidenziate”.

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di Natalia Delfino - 29 Ottobre 2024