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Sanità, l’eccellenza di Ancona e il balzo in avanti di Calabria e Sicilia: i risultati del buongoverno regionale
Il balzo in avanti della sanità in Calabria e Sicilia, le performance di eccellenza della Humanitas di Milano e dell’Azienda ospedaliera di Ancona. All’interno del Programma nazionale esiti 2024, presentato dall’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, ci sono diversi motivi di soddisfazione per le giunte di centrodestra. “Il sistema del Pne è unico al mondo e produce dei dati non contestabili, andiamo a vedere il comportamento dei professionisti e mettendo insieme i dati riusciamo a definire il comportamento delle singole aziende. Nel 2023 il sistema è ripartito dopo l’emergenza. Ci sono eccellenze al Nord, ma iniziano ad esserci anche al Sud e il divario si sta riducendo”, ha spiegato il direttore generale di Agenas, Domenico Mantoan, nel corso della presentazione del rapporto che per il 2023 dal punto di vista qualitativo fotografa un generale miglioramento delle prestazioni dei servizi ospedalieri e dal punto di vista quantitativo il ritorno ai livelli pre-pandemia. “Per la prima volta la Calabria che per anni è sta maglia nera dei Lea non lo è più, e ha fatto un notevole il balzo in avanti con reparti con situazioni di buona sanità. Merito del commissario Occhiuto”, ha proseguito Mantoan, chiarendo che “anche la Sicilia ha fatto un buon balzo in avanti, vuol dire che è stato fatto un buon lavoro”.
Il balzo in avanti della sanità in Calabria e Sicilia, le eccellenze di Milano e Ancona
Il Programma nazionale esiti, ha chiarito ancora il direttore generale dell’Agenas, “non è una classifica, non dà premi o punizioni, ma vuole generare una positiva competizione tra aziende ospedaliere”. Il report fa riferimento all’attività assistenziale effettuata nell’anno 2023 da 1.363 ospedali pubblici e privati; complessivamente sono stati calcolati “205 indicatori, di cui 180 relativi all’assistenza ospedaliera (70 di esito/processo, 88 di volume e 22 di ospedalizzazione) e 25 relativi all’assistenza territoriale, valutata indirettamente in termini di ospedalizzazione evitabile (14 indicatori), esiti a lungo termine (7) e accessi impropri in pronto soccorso (4)”, in otto aree cliniche: area cardiovascolare, bypass aorto-coronarico, chirurgia oncologica, tumore maligno della prostata, area perinatale, area muscolo-scheletrica, chirurgia generale, colecistectomia laparoscopica. In questo contesto, ha ricordato Mantoan, “per il terzo anno consecutivo l’Humanitas di Milano si conferma eccellenza, con livelli altissimi nelle 7 aree cliniche prese in esame dal report”. Ci sono “poi due ospedali pubblici a pari merito, l’Azienda ospedaliera di Ancona e il Careggi di Firenze. L’Ao di Ancona era nei primi posti anche lo scorso anno, ma ha fatto un notevole balzo in avanti e in tutte le 7 aree ha risultati di eccellenza. La sorpresa è il Careggi, azienda ospedaliero-universitaria che ha fatto grandi investimenti e si vedono”.
Acquaroli: “Siamo orgogliosi dei risultati dei nostri professionisti”
“Siamo contenti e orgogliosi di quello che fanno i professionisti che lavorano nelle nostre aziende sanitarie, in maniera particolare all’ospedale di Torrette ad Ancona che, essendo il primo ospedale pubblico in Italia da tre anni ed essendo il sistema sanitario pubblico italiano tra i primi sistemi sanitari pubblici al mondo, è un orgoglio a livello nazionale e anche a livello internazionale”, ha commentato il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, rispondendo alle critiche di chi ha sostenuto che esaltare i buoni risultati della sanità regionale sia un modo per offuscarne le criticità. “I problemi e le criticità, che ci sono e su cui stiamo lavorando, vanno tenute in considerazione; stiamo cercando di dare le migliori risposte possibili anche venendo a costruire delle soluzioni”, ha proseguito il governatore, sottolineando che “dall’altra parte dobbiamo anche esaltare quello che è il valore della nostra azienda ospedaliera, in questo caso l’Azienda ospedaliera delle Marche, ma anche delle altre aziende ospedaliere e delle altre aziende sanitarie territoriali che riescono a tenere la nostra Regione tra le migliori regioni italiane per il livello essenziale assistenza e anche per la tenuta dei conti perché siamo anche regione benchmark”.