Spioni, Valeria Marini: “Anche io passata allo scanner, nulla da nascondere. Ha ragione Meloni”

14 Ott 2024 16:18 - di Eugenio Battisti

Anche Valeria Marini è tra gli spiati di Vincenzo Coviello, l’ex bancario di Intesa Sanpaolo che per circa due anni ha controllato di nascosto i conti correnti di politici e vip. L’ex regina del Bagaglino dice di essere “sicuramente infastidita” ma serena. “Io non ho niente da nascondere – commenta intervista dall’Adnkronos – pago le tasse regolarmente e ho un fratello che è un super commercialista. Perciò sono assolutamente tranquilla”.

Valeria Marini: anche io spiata, sono infastidita ma ha ragione Meloni

Poi ammette di essere scocciata di sapere di essere spiata e dà ragione alla premier Giorgia Meloni, la “più spiata d’Italia”. “Certo – dice l’attrice e showgirl – che dà molto fastidio sapere di essere passata allo scanner, come ha detto giustamente la nostra premier. È assurdo che possano succedere queste cose”. Poi aggiunge scherzando: “Ha ragione Al Bano quando dice che bisognerebbe prendere tutti i soldi e metterli sotto le mattonelle”.

Foti: a parte inverse avrebbero gridato al golpe

Sul caso è intervenuto anche Tommaso Foti che su La Verità fa il punto. “In pochi giorni, un hacker penetra nel sito del ministero di Giustizia, un funzionario dello Stato crea dossier prevalentemente contro personaggi di centrodestra, e poi oggi il caso Coviello. Di fronte a tutto questo, noto con amarezza che qualche partito ha smarrito la sua verve. A parti invertite, assisteremmo a cortei sindacali, manifestazioni di piazza, si griderebbe al rischio golpe in Italia. Invece – aggiunge il capogruppo di FdI alla Camera – per la sinistra è tutto normale. Protestare per il fatto che il presidente del Consiglio è stato spiato, viene derubricato a ‘vittimismo’. E se fosse successo al segretario Schlein? Sono indignato, perché il fatto è gravissimo”.

Gasparri: Banca Intesa non può cavarsela con un licenziamento

Maurizio Gasparri non è meno preoccupato. “La vicenda di Banca Intesa è inquietante e rappresenta un problema che io ho sollevato con forza anche attraverso una interrogazione. ‘Wargames’, ad esempio, è un film del 1983 che racconta di un ragazzino che entrava nelle banche dati del Pentagono. Ho citato questo film per far capire come, con la tecnologia avanzata dei nostri giorni, si può arrivare ovunque. Banca Intesa, essendo una grande banca, deve garantire ai clienti la privacy dei loro conti. E ora – conclude il presidente dei senatori azzurri – non può cavarsela con un licenziamento perché ci sono norme che vanno rispettate. Possibile che questa vicenda andava avanti da anni e nessuno si è accorto di niente? Io mi auguro che su questa vicenda sia fatta chiarezza anche per il rispetto della propria clientela”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *