Stellantis, nuovo stop alla “500” elettrica: Elkann costretti a farsi “processare” in Parlamento

1 Ott 2024 15:03 - di Luca Maurelli

Se Maometto non va alla montagna, Tavares va in Parlamento. Il super manager portoghese, recordman di stipendio ma anche di cassintegrazioni altrui, sarà audito l’11 ottobre in Parlamento sulla crisi del gruppo  Stellantis e sul futuro degli operai impiegati negli stabilimenti italiani. La famiglia Elkann, impegnata da mesi in un braccio di ferro col governo, che le ha imposto investimenti e tutela occupazionale in Italia, a fronte del sostegno pubblico, è stata costretta ad accettare di essere “processata” dalla politica, incalzata soprattutto, nelle fila dell’opposizione, dal leader di Azione Carlo Calenda. “Finalmente. Dopo una lunga battaglia condotta da Azione, che ha visto tutte le opposizioni unite, siamo riusciti ad ottenere che l’Ad di Stellantis venga a riferire in Parlamento l’11 ottobre alle 13:00 sulla disastrosa situazione del gruppo. Ci aspettiamo risposte circostanziate e puntuali, non passerelle mediatiche“, è l’annuncio.

Stellantis alla prese con la crisi del mercato elettrico

Ma le brutte notizie, per Stellantis, sono ormai quotidiane. Oggi il gruppo ha comunicato alle organizzazioni sindacali che la produzione della 500 Bev alle Carrozzerie di Mirafiori prolungherà la sospensione delle attività fino al primo novembre. Persiste, sottolinea l’azienda, la mancanza di ordini legata all’andamento del mercato elettrico in Europa che è profondamente in difficoltà, nonostante la 500e nei primi 8 mesi dell’anno rappresenti il 40% delle vendite nel segmento EV delle city car (Segmento A) in Europa.

Alle Carrozzerie di Mirafiori, ricorda Stellantis, grazie ad un investimento di 100 milioni di euro, presto sarà potenziata la produzione della Fiat 500e con una nuova batteria ad alto potenziale, integrando nuove tecnologie per renderla più accessibile e migliorare l’esperienza cliente, ma all’inizio del 2026 sarà anche avviata la produzione della Nuova 500 Ibrida, che sarà realizzata sulla base dell’attuale 500 elettrica. Il complesso di Mirafiori “sta vivendo una importante trasformazione – spiega Stellantis – con l’obiettivo di renderlo un vero e proprio polo di innovazione e sviluppo a livello globale, scelta cruciale per vincere la sfida della transizione verso la mobilità sostenibile a cui siamo chiamati”.

Problemi anche a Cassino. Il Contratto di Solidarietà scatta da oggi anche per i dipendenti delle unità produttive ‘Stampaggio Lamiera’ e ‘Plastica’ di Stellantis Cassino Plant. Coinvolgerà le loro unità produttive fino al 31 dicembre prossimo. Intanto in mattinata le linee sono state bloccate a causa della mancanza di alcuni componenti ed intorno alle ore 8, a due ore dall’inizio del turno, i dipendenti sono stati dichiarati ‘senza lavoro’ e rimandati a casa. Nello stabilimento di Piedimonte San Germano si lavora su un solo turno, nel quale vengono prodotte le Maserati Grecale, le Alfa Romeo Giulia e Stelvio; nei mesi scorsi il Ceo Carlos Tavares aveva confermato l’impegno a produrre in provincia di Frosinone i nuovi modelli Full Electric delle due Alfa basati sulla piattaforma Stla Large, la cui uscita è prevista nel 2025 e nel 2026.

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