Stellantis cadente: la trimestrale col crollo di utili e vendite spiega l’imbarazzante “fuga” di Elkann

31 Ott 2024 16:44 - di Monica Pucci

Il giorno dopo le polemiche sulla “diserzione” di John Elkann dal Parlamento, che lo aveva chiamato a riferire sulla crisi e sulle strategie di Stellantis, arrivano altre pessime notizie per il gruppo che “fu” torinese e fu gloriosamente “Fiat” per anni. Stellantis chiude il terzo trimestre – definito un “periodo di transizione di aggiornamenti di prodotto e riduzione delle scorte” – con ricavi netti pari a 33,0 miliardi di euro, in calo del 27% rispetto al terzo trimestre del 2023, principalmente a causa di vendite inferiori e un “mix sfavorevole” fra listini e cambi. Giù anche le vendite a 1,148 milioni di unità, in calo di 279 mila unità (-20%). Commentando i risultati il gruppo parla di un terzo trimestre 2024 segnato da “carenze nella produzione di diversi modelli, dall’inizio di una transizione globale dei prodotti, da riduzioni pianificate delle scorte in Nord America e da venti contrari in un difficile contesto di mercato europeo”. A  Piazza Affari, invece,  Stellantis guadagna (+2,3%) grazie ai ricavi in Europa che hanno compensato i numeri peggiori delle stime del Nord America.

Stellantis, Elkann e un settore trascinato a picco

Stellantis spiega che le scorte totali al 30 settembre 2024 erano di 1.330 mila unità in calio di 129 mila unità da inizio anno. Il livello di inventario dei concessionari statunitensi, definito “una priorità”, è stato ridotto di oltre 80 mila unità al 30 ottobre rispetto al 30 giugno scorso ed è sulla buona strada per raggiungere il nostro obiettivo di riduzione di 100 mila unità comunicato in precedenza entro il 30 novembre. Commentando i risultati il nuovo Cfo Doug Ostermann spiega che “anche se le performance del terzo trimestre del 2024 sono al di sotto del nostro potenziale, sono soddisfatto dei nostri progressi nell’affrontare i problemi operativi, in particolare le scorte statunitensi, che sono state ridotte in modo significativo, nonché della stabilizzazione della quota di mercato statunitense. In Europa, i severi requisiti di qualità hanno ritardato l’avvio di alcuni prodotti ad alto volume, ma alla luce dei passi in avanti nella risoluzione di queste sfide presto beneficeremo dell’apporto che i nuovi prodotti porterà al 2025 e oltre”.

Le polemiche politiche sulla fuga del presidente

Forse i dati di oggi della trimestrale spiegano anche la decisione di John Elkann di rifutare l’invito del Parlamento a venire in audizione, sgarbo che poi il presidente del gruppo automobilistico ha cercato di cancellare con una telefonata al presidente della Camera Fontana. “Il luogo del dialogo, sono ottimista sul fatto che si possa intraprendere un’interlocuzione costruttiva fra Istituzioni e Stellantis: storicamente è sempre stato il confronto, dialogante e proattivo, a rappresentare l’approccio vincente per una sana crescita del Paese”, ha fatto notare il deputato della Lega Alberto Luigi Gusmeroli, Presidente della commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera, intervenendo a SkyTG24.

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