Suora ai domiciliari: furti nelle chiese e 80mila euro trasferiti dall’estero. I fedeli: “C’è lo zampino del maligno”

12 Ott 2024 17:55 - di Agnese Russo
suora ariano irpino

Una suora è finita ai domiciliari con l’accusa di furto pluriaggravato: secondo le indagini, per mesi avrebbe rubato gioielli, monili, ex voto e perfino una reliquia si San Nicola di Bari da diverse chiese della diocesi di Ariano Irpino, in provincia di Avellino. La suora, secondo quanto emerso, ricopriva il ruolo di madre superiora di una congregazione, che le consentiva ampia agibilità. Secondo la Procura, che ha chiesto e ottenuto dal gip la misura cautelare, la religiosa avrebbe rivenduto parte della refurtiva, ricavandone 80mila euro, poi trasferiti su un conto estero a suo nome. Altri preziosi sono stati ritrovati nascosti nella cesta della biancheria da lavare.

La suora finita ai domiciliari per i furti nelle chiese di Ariano Irpino

Gran parte della refurtiva, che la suora custodiva sia nella residenza di Ariano Irpino sia in quella di San Cesareo, nei pressi di Roma, dove è stata posta ai domiciliari, sarebbe stata fusa in lingotti d’oro. Nel corso delle indagini un lingotto è stato recuperato e sequestrato dai carabinieri presso il negozio di un esercente della zona. La suora, a quanto risulta allo stato attuale, avrebbe agito da sola.

Lo sconcerto della comunità dei fedeli e il dolore del vescovo

Il caso è venuto alla luce dopo una denuncia presentata nei mesi scorsi dal vescovo di Ariano Irpino, monsignor Sergio Melillo, che si era reso conto dei misteriosi ammanchi. La vicenda ha moto colpito la comunità dei fedeli del centro in provincia di Benevento, dove alcuni fedeli stentano a credere all’accaduto e altri, secondo quanto riferito dall’agenzia Ansa, ipotizzano anche che vi sia “lo zampino del maligno”. “Comprendo lo sconcerto e il biasimo che la penosa vicenda suscita, ma le trasgressioni dei singoli non possono offuscare l’immagine e la missione della Chiesa”, ha scritto il vescovo in una lettera aperta ai sacerdoti e alla comunità dei fedeli, dopo l’arresto della suora, che avrebbe 45 anni e sarebbe di origine indonesiana. Il vescovo, quindi, ha auspicato di “superare questo doloroso frangente in comunione con tutti e con la forza della Parola che vivifica i cuori di ognuno ed illumina il corale e avvincente cammino ecclesiale”.

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